L'onda va cavalcata! Dal mercato la spinta decisiva per sognare?

15/01/2021

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Gennaio è sinonimo di mercato, da sempre chiamato di “riparazione”. Quest’anno, causa pandemia, rischia di esser la più triste sessione della storia. Fatturati crollati, liquidità quasi nulle.
Il calcio è pur sempre calcio ed il Covid ha dato una calmata anche a questo mondo che ogni tanto perde il contatto con la realtà.
Di solito è questo il periodo insieme a quello estivo che foraggia la fantasia dei tifosi, sempre alla ricerca della nuova figurina per la propria squadra. Negli anni del “so tutto io”, figuriamoci se non si è anche esperti e fini osservatori calcistici, capaci di scovare il talento adatto per la propria squadra del cuore.
I video su YouTube fanno man bassa di visualizzazioni. Quei pochi minuti di skills etichettano o meno l’atleta da parte dei supporters, pronti tramite i social a segnarlo o denigrarlo alla società del cuore. Si parla sempre di consulenza gratuita, per il proprio team non sarà mai una questione di mero denaro.
Fortunatamente quest’anno i rossoneri stanno viaggiando a velocità quasi sconosciute, visto il recente passato. Non che questo abbia calmato l’animo dei cacciatori di nuovi acquisti, ma li ha resi più tiepidi.
La squadra gira, anche in mezzo alle difficoltà reagisce con carattere e con testa. Il plus di questo Milan è il gruppo intero, è la coesione società-parte tecnica. Un connubio nato quasi per caso, ma questo a noi poco importa, vedere questo Diavolo è uno spettacolo, è un concerto di emozioni che cattura. Anche il giocatore meno dotato, in questo contesto trova la sua realizzazione.
Quanto possa durare questa splendida sinfonia, nessuno lo sa, ma questo è il periodo per dare la sterzata decisiva che deve poi portarci ad un qualcosa di duraturo nel tempo. I soldi sono pochi è vero, molte società sono pure indietro nei pagamenti degli stipendi, nessun riferimento ai cugini di via Sarpi, ma ci permettiamo l’arroganza di chiedere ancora uno sforzo alla società per puntellare la nostra rosa e cavalcare questo vero sogno. Chiaramente non dimenticando il FPF, che ci cura come il vecchio Franz mordeva le caviglie al malcapitato centravanti avversario, ma ci aspettiamo la spinta decisiva dalla proprietà.
Saremmo magari anche un po' ingrati, ma per i sogni spesso ci si vende l’anima al Diavolo.
In mezzo è arrivato Meitè, salvo problemi dentali dell’ultimo minuto. A Torino non lo rimpiangono, noi riteniamo ci sia una base su cui lavorare, ma d’altronde è una scommessa visti anche i costi, senza dimenticare che ricoprirà un ruolo di riserva. Il francese è un pupillo di Moncada che lo volle al Monaco anni fa, vecchi amori non si scordano mai.
In difesa la questione sembra un po' arenata con l’infortunio di Simakhan che sembrava l’obiettivo principe. E’ vero che lo Strasburgo gioca a rialzo, ma il Milan era pronto a chiudere anche a cifre importanti. La mentalità da qualche tempo è questa, si paga il giusto valore, non si partecipa ad aste, non ci si fa prendere per il collo.
Altri profili sono sempre seguiti: l’intramontabile Kabak che con il suo Schalke sta aggiornato vari record in negativo, il giovane ma già costosissimo Lovato e ultima new entry Tomori. Su quest’ultimo anticipiamo che il prestito secco ci trova totalmente contrariati. Il Milan non deve esser società satellite per valorizzare giocatori i cui cartellini sono di proprietà di altre squadre. Paolo vuole un centrale capace nell’1 contro 1, e come sempre siamo nelle sue mani, il sangue è rossonero come il nostro.
In avanti i numeri direbbero che il Milan è “posto così” dal manuale secondo Adriano, ma sembra che anche nel reparto offensivo ci sia voglia di un innesto.
Gira la voce Mandzukic dopo quella di Pavoletti, ancora pochi giorni e sapremo se il mercato sarà di riparazione o di potenziamento. Qualcuno dica a Iban Gazidis che l’onda va cavalcata, se no si è spacciati!
FVCR

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