Milan-Parma: presentazione della partita Una gara non facile ma decisamente abbordabile per i rossoneri

11/12/2020

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Stanchi, contati e incerottati ma sereni, convinti di vivere un momento magico. Questo è lo spirito del Milan che scenderà in campo domenica sera contro il Parma.
Non sarà una gara facile, anche se la classifica mette il Parma con soli 10 punti sulla soglia della lotta per la retrocessione. Basti pensare che la Sampdoria che ci ha fatto penare nell’ultimo turno è appena un punto sopra.
Non va dimenticato che il Parma ha pareggiato 2-2 con l’Inter a San Siro, ha pareggiato con la Fiorentina e dopo aver perso all’Olimpico contro la Roma (3-0), ha battuto Cosenza e Genoa prima di pareggiare in casa col Benevento. Quindi, tutto sommato, una squadra che in questo momento è in salute. Magari segna poco, appena 10 reti in altrettante giornate, ma le sue occasioni le crea sempre.
Avrebbe potuto tornare a Milano Juraj Kucka, granitico centrocampista che ha indossato la maglia rossonera per qualche anno e che forse ci farebbe comodo ancora adesso, vista la solidità del suo gioco, pur essendo un 1987. Ma non sarà disponibile.
Naturalmente, il pericolo numero uno dovrebbe esser rappresentato da Gervinho, che con i suoi dribbling funambolici risulta sempre imprevedibile.
Per onestà occorre ricordare che molti giocatori gialloblu non saranno disponibili a vario titolo per la partita di domenica, a partire da Kucka (come anticipato), Pezzella, Gagliolo e altri.
Liverani, allenatore molto pragmatico, dovrebbe schierare a San Siro il 4-3-2-1, modulo simile al nostro, ma interpretato dai giocatori in chiave diversa. La formazione di partenza potrebbe essere: Sepe tra i pali; in difesa Busi, Osorio, Bruno Alves, e Iacoponi.
A centrocampo Scozzarella, Hernani e Kurtic.
In attacco Brunetta e Gervinho a supportare l’arcigno Cornelius.
Dalla panchina potrebbero subentrare Ricci, Valenti, Nicolussi Caviglia, Brugman, Camara, Karamoh e Inglese.
Venendo al Milan (scriviamo prima della gara di Praga), l’ampio turnover dovrebbe aver fatto riposare chi finora aveva sempre “tirato la carretta”, come Kessie e Theo Hernandez. E stante l’assenza di Kjaer per infortunio, a Pioli non si pongono molte alternative in difesa.
Ibra non dovrebbe rientrare e forse sarebbe giusto non rischiarlo, specialmente adesso che è tornato disponibile Leao. Magari potrà sedersi in panchina e, al limite, fare una sgambata nei minuti finali. Ma non è detto.
Pioli dovrebbe schierare Donnarumma in porta; difesa classica a quattro con Calabria, Gabbia, Romagnoli e Theo Hernandez.
A centrocampo Tonali e Kessie.
In attacco Saelemaekers, Brahim Diaz e Calhanoglu a supportare il centravanti adattato Rebic.
Dalla panchina potrebbero entrare Conti, Duarte, Dalot, Krunic, Castillejo, Hauge, Leao, Maldini e Colombo.
FVCR


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