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Un Milan che è entrato in partita un po' sotto tono, come era già capitato contro il Lille.
Un approccio alle gare che non piace a nessuno, di certo ai giocatori e all'allenatore che non si sono fatti spaventare.
Esattamente come il 7 luglio, il Milan ha ribaltato la gara ed esattamente come contro la Juventus ha realizzato quattro reti.
Un Milan che ha mostrato carattere, un po' meno il gioco.
L'infortunio di Simon Kjaer potrebbe costare carissimo in termini di prestazioni future, anche perché con Ibra ha fatto fare un salto di qualità importante alla squadra.
Il Celtic non era una squadra imbattibile, certamente meno forte della Juventus guidata da Sarri, ma in altre occasioni il Milan non avrebbe ribaltato la gara.
L'assenza del pubblico, dei fischi e degli insulti, permette di ribaltare determinate situazioni.
La nota peggiore della squadra è certamente Krunic, un giocatore al quale si continua a cambiare ruolo e che fatica sempre a trovare i propri spazi.
Non può essere un fenomeno, ma nemmeno diventato un brocco, di certo è in una fase di sfiducia
Ottima partita di Hauge, per personalità e dedizione, oltre per il gol e assist di gran pregio.
Bene anche il recupero di Castillejo, ancora lontano dai suoi standard, ma in fase di crescita almeno a livello di corsa.
Gabbia, Tonali e Dalot, in crescita, permettono di guardare al futuro con occhi differenti.
E poi, anche contro il Celtic, così come contro la Fiorentina, Lille e Napoli, Gigio Donnarumma ha dimostrato di essere diventato un portiere enorme.
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