Così uguali, così diversi… Maradona e Ibrahimovic magici trascinatori!

27/11/2020

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Che il 2020 sia un anno funesto, lo si era capito già mesi fa, e ieri gli amanti del calcio ne hanno avuto la riconferma. Questo se si vuole dare un significato esoterico alla scomparsa del DIEZ! Noi qui vogliamo disquisire del Maradona calciatore, anche perché l’uomo non lo abbiamo conosciuto, come il 99% delle persone che da ieri fanno a gara di falso moralismo.
Le debolezze fanno parte dell’uomo e senza conoscere la persona è difficile spiegare il cammino di una vita di un essere umano. Per questo ci soffermeremo sulle magie di Diego sul campo. Ci permettiamo di chiamarlo con il suo nome, perché lui era veramente uno del popolo.
Nato nella povertà, sapeva cosa voleva dire partire dal punto più basso, dove i sacrifici sono all’ordine del giorno. Ma anche quando la popolarità lo ha abbracciato, non si è mai scordato delle sue origini.
Maradona è, e sarà per sempre, il 10 per antonomasia. Ha fatto innamorare generazioni e generazioni di calciofili e non; chiunque lo conosceva, anche chi non seguiva il calcio. Quanti di noi giocando sul campetto, riprendevano il compagno di squadra che voleva dribblare tutti senza mai passare la palla, dicendogli di non far il Maradona. Questo perché lui lo ha fatto sul serio, ma ad un mondiale, non nella partitella con gli amici.
Dopo aver vinto la coppa del mondo, ha fatto a Napoli qualcosa di paragonabile al miracolo di San Gennaro, perdonateci se tiriamo in mezzo i Santi in questa storia.
Poi noi del Milan, ne sappiamo qualcosa, visti i leggendari scontri tra l’argentino e la nostra linea Maginot capitanata da Kaiser Franz. Quel primo scudetto berlusconiano in rimonta, con quella vittoria al San Paolo dove al triplice fischio, anche i napoletani si alzarono in piedi ad applaudire.
E che dire di Maradona che uscì dal campo con la maglia numero 6 di Baresi, onorando l’avversario che pochi minuti prima gli aveva sfilato il titolo davanti al suo pubblico. Questo era il calcio che amavamo, lontano parente di quello odierno.
Tanti, troppi ricordi, come i palleggi in mezzo al campo in fase di riscaldamento che lasciavano a bocca aperta i presenti allo stadio, come in una sorte di stato mistico. Il gol alla Juve con una punizione dentro l’area che non può non esser conservata al Louvre come un quadro di Leonardo (quello vero!). La famosa mano de Dios. Anche in quel gesto, c’è la genialità del personaggio, seppur antisportiva, contro chi aveva inventato il football.
Tutte le immagini che vengono proposte da ieri, con le risposte di tutto il mondo del calcio e non solo, dovrebbero far capire l’immensità del giocatore. E’ vero, parliamo pur sempre di sport, ma che c’è di male se il calcio di una volta trasmetteva emozioni così forti?


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Inevitabilmente la notizia ha portato dispiacere per diversi motivi, i ricordi di una gioventù ormai andata, del tempo che passa. Di un supereroe del campo di calcio che ci lascia, e così inevitabilmente rende tutti un po' più fragili di fronte alla grandezza della vita.
Prendiamo atto che siamo stati fortunati a viver certe magie.
Un po' come, con i dovuti paragoni, ci sta facendo vivere il nostro totem svedese. Fuoriclasse assoluto, sì perché sono tutti ai piedi del quasi 40enne Zlatan, anche chi lo scorso gennaio faceva battutine sul suo ingaggio. Ci ricordiamo ancora quando, tutti lo prendevano per pazzo quando parlava di Milan pronto a battagliare con chiunque senza paura. Non c’era un tifoso che prese sul serio le sue dichiarazioni, credendo fosse solo follia pensarci.
Il Milan adesso è una squadra che gioca il suo calcio contro qualsiasi avversario ed in qualsiasi campo, con nessun timore reverenziale.
E’ chiaro che non siamo strutturati e costruiti per vincere il campionato, ma da post lockdown abbiamo un ritmo fuori da ogni logica. Il calcio è irrazionale, per questo è così amato.
Questo sport è magia, Ibra è magia come lo era Diego. Uno svedese dai modi da guappo argentino, un mix di professionalità nordica legata ad un genio assoluto che contraddistingue i latini.
A 40 anni fa vedere cose assurde, legate non solo alle abilità tecniche, perché senza il supporto di un fisico allenato maniacalmente, tutto sarebbe impossibile.
Così diversi, così uguali, indiscutibilmente magici trascinatori!
FVCR

YouRedBlack
 


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