Un mercato veramente da squadra di metà classifica Se non fosse per Tonali sarebbe da 2
09/10/2020
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Il Milan ha concluso il mercato senza spendere molto.
Considerando le tante cessioni, ci si aspettava che qualcosa la società facesse per cercare di raggiungere il quarto posto, che equivale alla partecipazione alla prossima Champions League, ma soprattutto molti soldi da parte dell'Uefa.
Un gap che andava colmato, considerando il settimo posto in campionato, ma soprattutto, le belle prestazioni post-lockdown.
Invece la società ha cercato per tutta l'estate, e il calcio mercato quest'anno è stato veramente lungo, giocatori che alla fine non è stata in grado di prendere.
Parliamoci chiaro, una delusione cocente sotto tutti i punti di vista a partire dal rinnovo di Ibra, un tira e molla stucchevole che non aveva alcun senso perché è innegabile che Ibrahimovic rappresenti l'anima di questo Milan.
Riassumiamo per praticità.
Tătărușanu (500.000 euro),
Dalot (prestito secco),
Tonali (prestito con diritto),
Diaz (prestito secco),
Hauge (4 milioni),
Rebic definitivo,
Kalulu (parametro zero).
A gennaio Salaemaekers e Kjaer.
In sostanza, manca un centrale difensivo, vero obiettivo non celato dei dirigenti che l'hanno cercato tutta l'estate non sono stati in grado di accaparrarsi nemmeno un giocatore in prestito, ma soprattutto un vice-Ibra, visto che Lorenzo Colombo non è all'altezza, per il momento, del ruolo.
E' chiaro che il Milan, nonostante sia primo in classifica, abbia ancora una rosa ampiamente incompleta, spesso senza sostituti per determinati ruoli.
E tutto questo succede dopo che Rangnick aveva dichiarato di non venire al Milan perché i 75 milioni per il mercato non gli bastavano.
Magari ci fosse stato un budget così, quest'anno si può dire che il mercato è stato a valore zero.
I soldi li stanno risparmiando per lo stadio?
Se nemmeno un Milan primo in classifica scalda i cuori della proprietà, di che cosa stiamo parlando?
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