Rio Ave - Milan : Il dio Eupalla ci ama Un passaggio di turno importantissimo

02/10/2020

______

Gigio Donnarumma prende l'ultimo rigore ed è festa.
Potrebbe essere tutto qui, invece in 120 minuti una noia pazzesca, zero tiri in porta, due gol presi quando fino alla partita Portoghese la squadra non ne aveva incassato uno.
Due gol incassati su altrettanti tiri in porta dei lusitani, un rigore del pareggio acciuffato all'ultimo secondo dei tempi supplementari.
Una squadra molle, quasi irriconoscibile, una formazione incomprensibile senza una punta e con l'esordiente Maldini dal primo minuto.
12 rigori per squadra, qualcosa di clamoroso, ma alla fine il Milan torna in Europa, ha sofferto, forse non ha nemmeno meritato di essere nel tabellone principale dell'Europa League, ma in qualsiasi caso significa Europa, significa qualche milione di euro di diritti TV.
Ma si è anche compreso che questa rosa è molto incompleta, che qualche giocatore non è esattamente da Milan in questo momento, che serve un vice Ibra.
Chissà se in Via Aldo Rossi avranno compreso la lezione.
Anche Stefano Pioli deve farsi delle domande, perché la gara andava preparata meglio.
Poi c'è il caso, la fortuna o sfortuna, perché se il primo gol del Rio Ave è potuto avvenire grazie ai rossoneri molto rilassati, il secondo è frutto di un rimpallo assurdo e questi sono stati gli unici tiri presi nella partita e le prime due reti incassate in stagione.
Ogni volta che il Milan sbagliava un rigore, gli altri replicavano.
Poi Donnarumma che calcia al posto di Gabbia (si tirava 10 per squadra a causa dell'espulsione di un portoghese) e sbaglia, e via così, con un rigore parato da Gigio e comunque finito in rete.
Fino a quel dito alzato, quell'urlo liberatorio e quella festa.

Libro per veri tifosi rossoneri
2.99

Se ti è piaciuto, condividilo!