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Le prime uscite del Milan hanno rivelato un protagonista inaspettato: Davide Calabria.
Dato come uno dei punti deboli della difesa, al punto che sembra esser sul mercato (anche per generare plusvalenza), si sta facendo notare per sicurezza e concentrazione.
Fino allo scorso campionato era stato il classico giovane croce e delizia, che alternava buone prestazioni a partite inguardabili. Spesso fuori posizione, poco reattivo sui tagli degli attaccanti, facilmente superabile nell’uno contro uno, sembrava avviato a ripercorrere le orme di Di Sciglio. Uno appena discreto che però aveva fatto un esordio strepitoso.
Anche Davide alle sue prime uscite con la maglia rossonera della prima squadra sembrava promettentissimo. Grande corsa, buoni cross dal fondo, e decisivi recuperi in difesa.
Poi però è come se avesse subìto una involuzione, quasi che il giocare con i colori rossoneri lo mettesse in soggezione. Molti gli errori di confusione, scarsa concentrazione, o di valutazioni sbagliate.
E infatti, nello scorso campionato appena Conti è stato disponibile, si è accomodato in panchina.
Con la ripresa della stagione in campo si è visto però un giocatore diverso, più sicuro di sé, che dava un apporto importante alla squadra. Talmente migliorato che si può permettere anche tagli in area avversaria e anche cercare il tiro dalla lunga distanza.
E’ del dicembre 1996, e ha ancora molti margini di miglioramento.
Insomma, ci sono tutti i segnali perché Calabria possa esser recuperato pienamente alla causa. Un'altra medaglia sul petto di Stefano Pioli.