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Uno dei principali problemi della fase 2 dello scorso campionato è stato il ristretto numero di giocatori validi a disposizione di Pioli.
Le uscite di Biglia e Bonaventura, hanno ulteriormente assottigliato la rosa.
Maldini e Massara si stanno movendo decisamente bene, visti anche i paletti finanziari che ne condizionano il lavoro.
Sono arrivati per la primavera – ma in prospettiva anche per la prima squadra – Roback e Kalulu, due giovani ancora non maturi ma di sicuro avvenire.
Grandissima operazione, manca ancora però l’ufficialità, quella su Tonali, gioiellino già in Nazionale ma retrocesso col Brescia, su cui persino Totti ha espresso parole di elogio. L’averlo soffiato all’Inter, che da tempo l’aveva dato per fatto, rende l’operazione ancora più dolce.
Sono ore o giorni decisivi per il ritorno di Bakayoko, che andrebbe finalmente a completare un centrocampo di peso e qualità con Kessie e Bennacer. Tecnica e fisico come non ne avevamo da tempo e in numero necessario visti gli impegni che ci aspettano, compresi quelli (speriamo) infrasettimanali. E in più ci sarebbe l’incompiuto Krunic.
Senza contare che ci sono pure Calhanoglu, Castillejo e Paquetà (se rimane), oltre al nuovo arrivato Brahim Diaz, sul cui talento giurano in tanti.
E il jolly Sealemaekers.
C’è ancora qualche carenza in difesa, dove dietro Kjaer e Romagnoli ci sarebbero Duarte, Musacchio e Gabbia, che però avrebbe bisogno di fare esperienza, magari in prestito.
Così come ce ne sono in attacco: chi potrebbe essere il vice-Ibra? Un centravanti vero in panchina servirebbe sicuramente, anche perché là davanti ci sono solo Rebic e Leao a far da spalla allo svedese.
Queste problematiche sono ben note a Massara e Maldini, che cercheranno di inventarsi formule per fare arrivare rinforzi in grado di far alzare il livello di qualità di un Milan che promette decisamente bene.