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Fino a qualche mese fa in moti pensavano che Kessié fosse una sorta di “pacco” preso dall’Atalanta. Arrivato nel calciomercato estivo del 2017, pur giocando con continuità e sotto allenatori diversi non aveva mai pienamente convinto.
Svagato, spesso fuori posizione, con un gioco fatto più di fisico che di tecnica, sembrava destinato a non far mai il salto di qualità.
Un conto è giocare, anche bene, in squadre come Atalanta e Cesena, un altro è indossare la maglia del Milan, che ha un peso diverso.
La svolta è cominciata quando al suo fianco ha iniziato a giocare Bennacer, giocatore molto più mobile di Biglia e in grado di recuperare moltissimi palloni. Ma è stato l’arrivo di Pioli a cambiare il suo rendimento.
Dopo un approccio non facile – il giocatore ha un carattere ostico – di partita in partita il suo rendimento è cresciuto, e nella Fase 2 di questo campionato anomalo è letteralmente esploso. Come gioco e come gol.
La sua presenza in campo oggi si fa sentire, sempre presente e mai banale, grazie ad una migliore disciplina tattica, e giocare con Castillejo o Saelemakers lo sgravano anche da eccessivi compiti difensivi.
Fino a gennaio sulla sua fascia aveva davanti Suso, uno non proprio portato per la fase di copertura.
Il nuovo Kessié è ordinato, una diga a centrocampo, propositivo per i compagni e persino goleador, visto che segna da tre partite consecutive, con due perle contro Juventus e Parma.
L’ivoriano è un classe ‘96, l’età giusta per esplodere definitivamente.
Le sue prestazioni stanno zittendo tutti quelli che da lungo tempo ne chiedevano la cessione. Gente cui adesso facilmente si può rispondere: quanto vale questo Kessié?
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