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Il talento ungherese accostato in questi giorni al Milan è uno di quei casi di sportivi che potrebbero diventare dei casi mondiali.
Il ragazzone ha tutto per diventare un campione di livello mondiale.
Partiamo dalla forza.
Un destro naturale che calcia con naturalezza anche di sinistro, ha nel dribbling una delle sue armi migliori, miscelando con maestria grazie nei movimenti e forza fisica per spostare e saltare gli avversari.
In certe giocate ricorda Paquetà, nel senso che ama toccare la palla con la suola, ma forse è l'unico punto di contatto con il giocatore brasiliano.
L'eleganza nei movimenti è innata in Dominik, una calma incredibile e una freddezza che ricordano molto Marco Van Basten nei momento di surplus.
Non ultimo, la costanza.
In questa stagione, con la maglia Red Bull, ha segnato 9 gol e ha collezionato 14 assist, numeri certamente interessanti, che mostrano come abbia trovato una certa persistenza nel rendimento. Stiamo pur sempre parlando di un calciatore del 2000, un trequartista ventenne.
Gli osservatori più attenti del campionato austriaco hanno anche notato come il ragazzo sia migliorato nella fase difensiva.
Questo mostra come il ragazzo sia calcisticamente molto intelligente, coniugando la forza fisica anche a un approccio mentale alla gara che doveva fare un salto di qualità.
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