Paolo e il futuro nel Milan (possibile?) Voci contrastanti a Casa Milan

15/05/2020

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Ivan Gazidis non ha una posizione negativa nei confronti di Paolo Maldini.
Prima di tutto, per convenienza: Maldini rappresenta la storia.
In secondo luogo per rispetto: Paolo, nonostante abbia detto che Rangnick non era un profilo che riteneva adeguato al Milan, non si è mai schierato apertamente né contro Gazidis né contro Elliott.
In terzo luogo, all'amministratore delegato serve una figura forte che parli a nome del Milan con autorevolezza, visto che tutti i riporti sono sostanzialmente stranieri e lontani dalle logiche calcistiche italiane.
In questa situazione, quindi, la palla sembrerebbe essere tra le mani, anzi, tra i piedi di Paolo Maldini che può decidere del proprio futuro.
Per orgoglio, difficilmente accetterà un ridimensionamento del ruolo e quindi la convivenza con Rangnick è piuttosto difficile da prevedere.


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Cosa potrebbe accadere?
Nessuno ovviamente conosce cosa frulli nella testa di Paolo Maldini, ma in questo periodo ha tenuto i contatti con tutti i giocatori e con la società in maniera esemplare, ha coordinato le attività con Mister Pioli e con tutto lo staff.

Almstadt sembra aver declinato la proposta di diventare plenipotenziario tecnico, soprattutto in una fase in cui il ruolo è stato promesso a Rangnick.
Voci di corridoio dicono cose differenti: da un lato Maldini responsabile delle giovanili e del calcio femminile, con tanto di incarico in sede Lega che sta tanto antipatico a Scaroni e Gazidis, oppure un'uscita soft, con un incarico di facciata.
In pratica, o resta con mansioni ridimensionate o se ne va. 
La terza via di uscita è consigliere d'amministrazione.
Non è da scartare.

 


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