Donnarumma: è ripartita la saga Gigio ha ancora un anno di contratto. O si rinnova (al ribasso) o si vende

15/05/2020

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La macchina del tempo ci ha riportato all’epoca dei cinesi, di Fassone e Mirabelli. Sembra un’era geologica fa ma sono passati solo 3 anni.
All’epoca, Raiola fu “convinto” a rinnovare il contratto con una cifra insensata per un portiere di 19 anni. Sei milioni netti all’anno non c’è numero uno al mondo che li valga.
Sono cifre da giocatori di primissima fascia, di quelli decisivi e che fanno fare alla squadra il cosiddetto salto di qualità.
Un portiere, per ruolo, non partecipa alla manovra. Offrire un contratto simile vuol dire azzoppare un bilancio: se lo potrebbero permettere forse 4-5 squadre in tutta Europa. Squadre che però hanno un fatturato di gran lunga superiore a quello del Milan.
Chiariamoci, un conto è il costo del cartellino che poi va in ammortamento – si spiega così l’acquisto, per esempio, di un Kepa – altro è l’ingaggio del giocatore.
E’ chiaro che nessuno svilisce il valore di Donnarumma. Anzi. E’ di gran lunga il migliore dei suoi coetanei e anche di gran parte dei colleghi in attività. Però è altrettanto chiaro che il Milan non si può permettere un ingaggio simile, specialmente con il bilancio che si ritrova.
Quindi è possibilissimo che venga ceduto, visto che ha ancora un anno di contratto, per poter poi avere spazio economico per fare mercato.
Meglio spendere quei soldi di ingaggio per un giocatore di qualità che sia effettivamente più utile al gioco di squadra.
Ovviamente, in caso di cessione, il signor Raiola dovrà impegnarsi per far arrivare nelle casse rossonere il giusto valore del nostro gioiellino.



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