Dove ha sbagliato Boban? Un'intervista che sembrava un'ultima spiaggia
06/03/2020
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Al Milan decide Gazidis.
E Gazidis ha deciso che la linea attuale di Boban e Maldini non è la migliore possibile, per cui ha deciso di occuparsi direttamente della gestione sportiva.
Zvone Boban è troppo orgoglioso per piegare la testa, troppo attento alla propria immagine per mettersi in un angolo.
Non ha digerito l'intervista sulla Gazzetta di Gazidis e quindi ha reagito.
In maniera composta, ma certamente fuori luogo, non tanto per il mondo del calcio - abituato a comportamenti peggiori come il twitt di Zhang contro Dal Pino o le sfuriate di Lotito e De Laurentiis - ma per un fondo di investimenti americano, lontano dallo sport come viene gestito in Italia e attento ai comportamenti che non urtino gli investitori.
Sappiamo tutti che Paul Singer non ha esitato ad affondare il colpo contro alcune nazioni, avete letto bene, nazioni, e a ben vedere anche TIM è una passeggiata di salute a livello di cifre.
Un fondo di investimento non si può permettere di avere dei sottoposti che si ribellano e per giunta in maniera chiassosa, comunicandolo al mercato.
Possibile che alla comunicazione dell'AC Milan siano sfuggiti due errori strategici come l'intervista dell'AD e quella del Chief Football Officer?
E il risultato, scontato, è passare per vie legali contro l'ex giocatore rossonero, ma resta un danno di immagine irreparabile.
Dove ha sbagliato Zorro? Nel dire le cose come stanno o nel cercare di farsi giustizia da solo?
Mostrare che il Milan è debole all'interno era facile da prevedere, ma si poteva fare in modo meno pesante, come aveva peraltro già dichiarato Paolo Maldini.
Chiedere che la proprietà si pronunci su chi deve prendere le decisioni è un gioco al massacro, perché Ivan Gazidis è l'uomo di Elliott a Milano, fino a prova contraria, gode della stima assoluta sia di Singer padre che di Singer figlio.
Il risultato, unico, ottenuto da Boban fino ad ora è uno "shit storm" sui social contro Gazidis, un #gazidisout continuo che non giova a nessuno, con una curva che si riserva di intraprendere delle attività nel momento in cui gli stadi verranno riaperti, ma sarà aprile...
Tifosi sconcertati, sconfortati che apprendono, in una fase in cui la squadra stava rialzando la testa, che il Milan si ritroverà per la terza volta a ripartire da zero quest'estate.
Il risultato di Boban è far vivere questi tre mesi al termine del campionato in malo modo a tutti.
Un peccato.
Avevamo creduto tutti in un Milan diverso, a partire da Gianpaolo, dal progetto giovani, e poi con Pioli e un mercato di gennaio di pulizia della rosa e di risultati incoraggianti.
Si ripartirà, ma c'è una stagione da finire e non deve diventare un calvario.
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