Metti un Rebic nel motore L’attaccante croato si sta rivelando un giocatore fondamentale

28/02/2020

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E’ arrivato in sordina, all’ultimo minuto del calciomercato. Peraltro in uno scambio strano, alla pari con Andre Silva, quando il portoghese sembrava ineluttabilmente tornare a giocare a San Siro, forte di un cartellino strapagato e un ingaggio importante. Ennesimo flop lasciato in dote da Mirabelli.
Dopo una pennichella durata tutto il girone di andata, Rebic da gennaio ha iniziato a dimostrare a tutti perché ai mondiali era stato tra i migliori della sua Croazia.
Ha iniziato a segnare e non si ferma più, diventando il capocannoniere del Milan.
Oddio, non è che ci volesse poi molto, visto che ha preso il posto di Theo Hernandez, non proprio un attaccante. Però intanto segna con regolarità, e questo è importante.
Per molti la chiave della sua efficacia è la presenza di Ibrahimovic, che farebbe con il croato ciò che a suo tempo fece con Nocerino.
La tesi può esser presa in considerazione, ma Rebic è molto più di Nocerino. Ha dribbling, forza fisica, grinta, senso del gol e dell’opportunismo. Qualità totalmente inespresse nel girone di andata dove sembrava letteralmente un pesce fuor d’acqua.
Se si pensava che Ibra avesse scelto Leao come suo partner in attacco, adesso le prestazioni del croato hanno relegato il portoghese in panca. Troppo giovane e svogliato per esser titolare in questo momento.
Intanto il buon Ante guarda i suoi detrattori e sogghigna…



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