Fiorentina-Milan: analisi della gara Un pareggio che ha lasciato l'amaro in bocca, per vari motivi

28/02/2020

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Il Milan a Firenze ha disputato un'ottima gara, ma fino al minuto 68, con il tiro di Calhanoglu fuori.
Una gara davvero particolare, senza necessariamente soffermarsi sugli episodi arbitrali.
Il Milan parte con un buon piglio e a differenza delle gare precedenti, il gioco sgorga con maggiore facilità sulla destra rispetto alla sinistra, grazie soprattutto al dinamismo di Castillejo e al supporto di Conti.
Il Milan comanda a lunghi tratti il gioco e disinnesca ogni giocata da parte degli avanti viola, riducendo per oltre un'ora Vlahovic e Chiesa a semplici comparse.
La squadra di Pioli manovra ed è anche pericolosa in più occasioni, ma nel primo tempo, a parte l'eurogol di Ibra, annullato, ha concluso 3 volte, una verso la porta.
Nel secondo tempo, la squadra ha messo maggiore cattiveria in campo, che si è concretizzata con il gol di Rebic.
A quel punto, la Fiorentina ha avuto uno scatto d'orgoglio e il Milan ha iniziato a faticare a contenere l'irruenza, pur non soffrendo realmente mai e il gol del pareggio è giunto su un'azione dubbia, con la difesa schierata e con Alessio Romagnoli che chiudeva nell'uno contro uno.
Se proprio si deve fare una critica, un bell'intervento alla Baresi in scivolata avrebbe tolto qualsiasi dubbio di interpretazione delle regole all'arbitro, ma ormai è andata come è andata.


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Il Milan non ha saputo riprendersi coi cambi, il primo del portiere per infortunio di Gigio Donnarumma, ma Begovic non ha sfigurato e si è messo in luce per una bella parata su un tiro che comunque era diretto fuori.
Gabbia ha disputato una bella gara, ma è stato sostituito per crampi da Musacchio, entrato nel momento di maggior pressione viola.
Saelemaekers non ha praticamente toccato palla.
I sostituti, quindi, non hanno portato fisicità e freschezza e la gara si è spostata verso i viola, carichi per il pareggio e sostenuti dal pubblico.
Ma a parte gli episodi, il Milan ha sofferto a livello di pressione, però non c'è mai stata una situazione di pericolo imminente, con 6 tiri, di cui tre in porta dal minuto 70 fino al termine della gara.
Resta l'amaro in bocca per il Milan che si è visto sfumare il consolidamento del sesto posto in classifica, raggiunto dal Napoli di Gennaro Gattuso.
Resta anche la bella prestazione, fino al settantesimo minuto, ma anche il crollo fisico di fronte a una serie di gare, tra campionato, Coppa e posticipi e anticipi davvero pesante.
 


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