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Gli infortuni di Rade Krunic e di Lucas Biglia hanno aperto il dibattito: il Milan deve ricorrere al mercato dei centrocampisti svincolati? Di solito quest'opzione è quasi sempre considerata residuale dai dirigenti di ogni club, dato che viene ritenuta una sorta di extrema ratio, a cui ricorrere soltanto in casi davvero borderline.
I giocatori senza contratto infatti, quasi sempre sono lievemente sovrappeso durante l'inattività e ci mettono almeno un mese per trovare una condizione fisica accettabile per poter essere a disposizione effettiva dell'allenatore. Tuttavia, il momento in casa Milan è abbastanza delicato: i risultati stanno arrivando, nonostante qualche inevitabile difetto di esperienza che ha portato a lasciare sul tavolo qualche punto pesante alla squadra allenata da Stefano Pioli.
Questo filotto positivo poi ha creato nella squadra la convinzione di poter puntare ad un posto in Europa League e, stante il calo in classifica della Roma (con soli 4 punti di vantaggio sul Milan), l'idea di poter raggiungere la quinta posizione non è più così peregrina. Anche perché, è noto come il quinto posto (a differenza del sesto) consenta alla squadra qualifica in EL di poter accedere direttamente ai gironi, senza dover passare dalle forche caudine dei turni preliminari (non particolarmente difficili sul piano del valore tecnico degli avversari affrontati, ma comunque molto dispendiosi sul piano delle energie fisiche e della gestione della preparazione atletica).
Evitare i preliminari di EL insomma potrebbe essere un ottimo viatico per programmare in maniera adeguata e ragionata la stagione prossima. L'obiettivo è quindi pienamente alla portata, ma avere solo i due interni di centrocampo titolari (Bennacer e Kessie) senza alcun ricambio, è un rischio che può costare molto caro alla squadra allenata da Stefano Pioli.
Per Biglia infatti i tempi di recupero sembrano essere medio-lunghi, mentre le condizioni di Krunic verranno rivalutate soltanto fra un mese. Può il Milan permettersi tempi di attesa così dilatati?
A nostro avviso iniziare a pensare a qualche svincolato fresco (ossia libero contrattualmente solo da pochi mesi) non è un'idea sbagliata come concetto, anche perchè permetterebbe all'allenatore di avere in panchina almeno un centrocampista pronto a dare man forte alla squadra negli ultimi 15-20 minuti di partita, quando c'è da lottare e sudare e bisogna serrare le fila per portare a casa il risultato.
I nomi sono tanti. I più noti sono quelli dell'ex Ajax Anita, dell'ex interista Guarin e della vecchia conoscenza rossonera Flamini. Se la dirigenza riterrà opportuno un intervento lo vedremo a breve.
Dal nostro personalissimo punto di osservazione ci permettiamo di consigliarlo vivamente, dato che la stagione ha trovato un suo senso ed una sua quadratura. Sarebbe un peccato non arrivare quinti per aver trascurato un piccolo (ma determinante) dettaglio.
Capitan Uncino
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