Olmo: tra verità e finzione La vicenda Todibo ha insegnato qualcosa

24/01/2020

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"Pronto Boban, ma è vero che state trattando Olmo?"
"No".
Questa telefonata, ripetuta da vari giornalisti accreditati, sembrerebbe apparentemente chiara.
Il Milan nega di aver contattato la Dinamo Zagabria per aggiudicarsi le prestazioni di Dani Olmo.
Apparentemente il giocatore non sembrerebbe rientrare nei budget attuali della squadra, per cui se mai ci fosse stato un tentativo riguarderebbe la prossima stagione.
In realtà, si scopre che i contatti tra le due dirigenze e l'entourage del giocatore ci sono stati davvero, ma vengono comunque negati.
Per capire le ragioni, bisogna capire il calcio mercato e le sue dinamiche.
Se una società esce allo scoperto lo fa solo quando ha buone possibilità di concludere l'affare e ha già strappato almeno un sì da parte della società venditrice, del procuratore o del giocatore. Poi c'è da lavorare per chiudere la trattativa, redarre il contratto e firmarlo.
Il motivo principale per cui non si esce allo scoperto è semplice: una volta conosciuto il budget, si possono inserire altri pretendenti e possono venire offerto altri giocatori in alternativa e si crea un po' di confusione, vuoi perché qualcuno tende a proteggersi e quindi ad alzare i prezzi, vuoi perché una crescita della domanda significa un lievitamento automatico del costo del cartellino.
Insomma, si muovono tutti e quindi è bene muoversi quando si sono piantati determinati paletti.
La vicenda rossonera di Todibo ha insegnato che un giocatore apparentemente fuori dai riflettori, nel momento in cui si è mosso il Milan, è diventato un giocatore appetibile per altri e visto che non si è trovato un accordo soddisfacente per tutti, la trattativa con il Milan che sembrava assolutamente chiusa è andata a farsi friggere.


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La dirigenza rossonera, giudicata da molti come sprovveduta, sembra aver imparato la lezione e non intende partecipare alle aste.
Olmo interessa al Milan, ma in questo momento, senza giocatori in uscita, è irraggiungibile ed essendo un obiettivo, è normale che vi siano abboccamenti.
Come è normale che dall'altra parte si cerchi di tirare in mezzo il Milan o altre società per far crescere il valore e l'interesse verso il giocatore.
E' il succo del calcio mercato, ma solitamente è anche la ragione di vita per tanti giornali che possono scrivere articoli sulla vicenda, con fantasia illimitata.

Per inciso, la trattativa con Olmo, nel dubbio, parte da cifre importanti: 30-35 milioni di cartellino, 12-18 di diritti di procura e infine l'ingaggio: un costo che il Milan di Elliott, comunque, non può affrontare.
 


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