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Lunedì sarà la festa della befana e nel pomeriggio dalla calza dei tifosi milanisti uscirà Zlatan Ibrahimovic. Si gioca a San Siro e quale miglior occasione per la sua presentazione.
Anche se fosse arrivato in buona forma non gioca da mesi, le possibilità di vederlo in campo sono pochine se non nulle, e comunque partendo dalla panchina. Farà solo passerella in campo e poi andrà in tribuna?
L’entusiasmo per il vecchio campione farà quasi certamente riempire San Siro come nelle grandi occasioni. Il “finalmente sono a casa” riscalda il cuore dei tifosi più di un vin brulée in una baita in montagna. Ma ci sarà tempo per vedere il reale “effetto Ibra”.
La partita contro la Sampdoria non sarà affatto di quelle facili. I blucerchiati sono in zona retrocessione e hanno un disperato bisogno di punti. Almeno tanto quanto noi che vorremmo risalire.
Entrambe le squadre hanno cambiato allenatore in questo campionato e, per curiosità, il Milan ha cacciato qual Giampaolo che aveva strappato inopinatamente proprio alla Sampdoria. Ora sulla panchina blucerchiata siede quel signore del calcio che è Ranieri, allenatore esperto, vincente (in Premier con Leicester!) e molto capace.
Vista la squalifica di Caprari e gli infortuni di Bertolacci (strano…) e Barreto, Ranieri dovrebbe schierare un canonico 4-4-2, con Audero tra i pali; Bereszynski, Murillo, Colley e Murru in difesa.
A centrocampo Depaoli, Vieira, Ekdal e Linetty.
Davanti l’immortale Quagliarella a far coppia con Gabbiadini.
Da notare che Quagliarella ha solo poco più di un anno rispetto a Ibrahimovic (gennaio 1983 vs ottobre 1981), ed è stato capocannoniere lo scorso campionato. Ma nessuno si sogna di dirgli di ritirarsi perché è vecchio. Neanche Mancini che lo ha riconvocato in Nazionale.
Passiamo quindi al Milan del nuovo anno. Pioli avrà a disposizione tutti, tranne ovviamente Duarte, e dovrebbe optare per il canonico 4-3-3, con Donnarumma in porta.
Conti, Musacchio, Romagnoli e Hernandez in difesa.
A centrocampo Kessie, Bennacer e Bonaventura.
Suso e Calhanoglu a rifornire l’unica punta Piatek.
Chiaro che Paquetà al momento non sembra riuscire a scalare determinate gerarchie, così come Krunic che meriterebbe di giocare.
Musacchio e Romagnoli sono diffidati e dovranno stare attenti, in vista della insidiosa trasferta di Cagliari.
Ci sono tutti i presupposti per far bene, ma più della Sampdoria temiamo la vecchia volpe Ranieri.
FVCR
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