Il problema dello stadio è enorme Comune, opinione pubblica e media non permettono di comprendere la situazione

22/11/2019

______

Milan e Inter hanno deciso di puntare a uno stadio di comproprietà e ormai questa strada difficilmente potrà essere abbandonata.
Le esigenze di fatturato e le restrizioni del Fair Play Finanziario obbligano le società ad allearsi per poter puntare ad avere a bilancio asset importanti e introiti maggiori.
Nessuna delle due può realizzare l'operazione da sola, considerando che la sponsorizzazione dello stadio, il cosiddetto naming, non vale più di 8-10 milioni, quindi insufficienti a coprire i costi.
Alleandosi, le società perdono quote significative di fatturato, ma hanno la quasi certezza matematica di riuscire a coprire il progetto, mentre da sole significherebbe un sacrificio enorme in una città e un'area metropolitana come Milano.
Il problema è che il Comune, padrone dello stadio e dell'area circostante, non ha intenzione di scendere a compromessi e non intende "regalare" opportunità alle società, ma vuole massimizzare i guadagni, anche perché la Corte dei Conti potrebbe volerci vedere chiaro.

Libro per veri tifosi rossoneri
2.99

La situazione, già di per se complessa, vede entrare in scena i media, che in maniera del tutto speculativa stanno alzando un polverone pazzesco intorno alla vicenda e non permettendo di comprendere cosa sta accadendo.
I prossimi passaggi sono piuttosto formali: prima un incontro tra le società e il Sindaco per diramare alcuni punti, poi un incontro con la commissione del Consiglio Comunale per comprendere i paletti.
Solo dopo questa prima fase le società decideranno se e come far cambiare i progetti che in questa fase restano sostanzialmente fermi.
Vedremo cosa accadrà, nel frattempo domandare all'opinione pubblica o a "influencer" cosa pensano dello smantellamento di San Siro è un gioco inutile, perché lo stadio, così com'è, è comunque destinato a sparire.
 

Se ti è piaciuto, condividilo!