Cartellini gialli chirurgici Siamo diventati una squadra di picchiatori o gli arbitri ci valutano con metro diverso?

15/11/2019

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La partita contro la Juventus ha certificato, come se ce ne fosse bisogno, che per gli arbitri italiani il Milan è una squadra di picchiatori.
La messe di cartellini rossi e gialli che ha costellato le prime 12 giornate di campionato indica che non c’è proporzione tra falli fatti e sanzioni ricevute.
Chalanoglu, Kessie, Bennacer, Suso e Paqueta, tanto per citane alcuni sono diventati novelli Pasquale Bruno? Certamente no. Solo che adesso gli arbitri valutano i falli dei rossoneri con un metro diverso, tutto speciale, e decisamente più punitivo.
Lasciamo perdere numeri e statistiche, ma è imbarazzante che giocatori che di solito i falli li subiscono per il ruolo in cui sono schierati, siano maggiormente sanzionati rispetto a chi li marca.


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Andando a rivedere le sanzioni, si evince chiaramente che molti di quei cartellini gialli sono a dir poco esagerati, specialmente se inquadrati nel contesto della partita.
C’è chi ha quindi licenza di picchiare contro i giocatori del Milan mentre a noi fischiano e sanzionano anche i sospiri.
Chalanoglu e Bennacer salteranno la partita contro il Napoli e di questo dovremo ringraziare gli uomini col fischietto e il cartellino pronto.
Ma dovremo ringraziare ancora di più la dirigenza che non è in grado di tutelare nelle sedi più opportune gli interessi del Milan.



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