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I risultati in campo mancano da un bel pezzo.
Esclusa la fase centrale della scorsa stagione con Gattuso e una SuperCoppa, il Milan non è protagonista sul campo da parecchi anni.
Quest'estate la società si è accordata con l'Uefa per escludersi dalle coppe europee in favore di un allentamento della morsa del fair play finanziario, a cui ha fatto seguito un mercato striminzito.
Nonostante tutto, i dati che emergono dal bilancio sono imbarazzanti.
Era previsto un disavanzo di 90 milioni mal contati, sono diventati 156: il 70% in più.
Le ragioni sembrano essere riconducibili a due fattori: il mercato della scorsa stagione e i mancati introiti dagli sponsor.
Non ci sono dubbi che il costo dei giocatori ha pesato enormemente. 35 milioni in più per il costo del personale rispetto alla stagione precedente e un monte ingaggi aumentato.
Molta della colpa è il contratto di Higuain, che in prestito per sei mesi è costato uno sproposito, il prestito di Bakayoko, nonché gli acquisti di Paquetà e Piatek, ma anche della mancanza di plusvalenze.
Allo stesso tempo, non sono giunti soldi freschi dalle sponsorizzazioni, lo stesso problema del Milan di Mr Li e gestito da Fassone. Se prima le promesse di sponsor arrivavano dalla Cina, ora non arrivano nemmeno le promesse e senza Champions c'è poco da fare.
Quello che deve maggiormente preoccupare i tifosi rossoneri è quella voce riguardante l'Uefa.
Il Milan ha deciso di accantonare una cifra considerevole, 6.7 milioni, per un eventuale futura sanzione dell'organo federale europeo.
Non vorremmo che questo bilancio, evidentemente caricato di costi, sia il preludio di cessioni eccellenti e quindi un modo per indorare la pillola ai tifosi, mentre c'è da augurarsi che l'idea sia quella di azzerare i conti con il fair play finanziario, considerando questo come l'"anno franco" per poi ripartire da conti migliori.
La seconda ipotesi sembra essere la più veritiera per una serie di motivi. Il primo è che Elliott non vorrà perdere i soldi investiti nella società smembrandola, il secondo è che Gazidis ha dichiarato, quasi sciaguratamente, di aver salvato la squadra dalla serie D e non avrebbe senso, avendo i conti in mano, presentare una situazione da fallimento, il terzo perché il valore del Milan non può essere giudicato da questo bilancio e nemmeno da quello cinese.
Se sia stata mala gestione non possiamo saperlo, anche perché porre la domanda a Leonardo è impossibile, ma di certo qualcosa è andato storto.
Non solo in campo.
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