Sfoglia, usa mouse e frecce
______
Non sarà una questione di moda, ma il calcio femminile sta interessando gli italiani.
Sembra quasi che prima non esistesse, salvo poi far presente che Carolina Morace è stata una grandissima calciatrice ed è ampiamente conosciuta.
La domanda da porsi è: perché gioca non con le stesse regole dei maschi?
Se a basket o a pallavolo, tanto per fare due esempi facili facili, le regole sono adattate, perché è indubbio che vi siano delle differenze fisiologiche nei generi, perché a calcio si gioca allo stesso modo?
Riducendo il campo, per esempio portandolo alle dimensioni da area ad area come per gli esordienti, ma soprattutto con un pallone più piccolo, per esempio del 4, si otterrebbe molto più spettacolo.
Le dimensioni del campo, ma anche delle porte, non sono adatte alla fisicità delle ragazze, come il pallone che non è adatto al numero di scarpe delle calciatici.
Il rigore calciato da Marta l’altra sera è stato emblematico: siamo abituati a vedere energumeni a protezione della porta, la nostra Giuliani era fisicamente inadatta a coprire i 7 metri e 45 della porta. È un dato oggettivo.
Piccoli accorgimenti permetterebbero uno svolgimento delle gare molto più rapido e davvero commisurato al fisico delle ragazze.
In fondo, una partita di 90 minuti è uno sforzo significativo e correre per tutti i 105 metri del campo diventa pesante. Se invece dei 110 ostacoli ne corrono 100, un motivo ci sarà, no?
Abbiamo intuito che alla Fifa fossero maggiormente interessati ad aspetti extra calcistici e pensare alle regole non fa guadagnarci membri dei comitati, ma qualcosa va fatto.
Non vi pare?
Leggi il prossimo articolo
Che fine ha fatto Mister Li
Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana
Magazine di questa settimana