Boban è contro il FPF Una posizione netta presa mesi fa da vicesegretario generale della FIFA
14/06/2019
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La mossa di portare al Milan Zvonimir Boban potrebbe essere molto più strategica per la proprietà di quanto sembri a prima vista. Al di là delle sue capacità e della sua fede rossonera, Zvone è in assoluto uno dei soggetti più critici con l’UEFA in merito al Fair Play Finanziario.
Già a gennaio si era espresso chiaramente facendo notare che in Italia, “c'è il Milan a dover combattere con questi regolamenti, mentre l'Inter è lì pronta ad uscirne”.
Il vicesegretario generale della FIFA già mesi fa aveva suggerito all'UEFA di cambiare il regolamento per non frenare le ambizioni dei grandi club. E lo ha fatto con parole chiarissime: "Se non si pongono dei correttivi, Inter e Milan faranno fatica a rimettersi al passo. Vale per loro, come per tutti quei club che hanno l'ambizione di competere per grandi traguardi.
La UEFA va elogiata per quanto fatto, però le norme che impongono il pareggio di bilancio non possono impedire a nuovi imprenditori che entrano nel calcio di investire anche in maniera pesante. Chi porta soldi freschi produce effetti positivi per tutto il sistema".
All’epoca era molto lontano dall’entrare nella squadra di Maldini (ed Elliott) e parlava dall’alto della sua carica.
L’idea di una UEFA con una situazione cristallizzata e immutabile nella forza delle squadre, con una competitività asimmetrica tra società – dovuta appunto alle norme così stringenti da esser idiote del FPF, proprio non è digeribile da chi vede il calcio al di là degli aspetti meramente finanziari. Aspetti che vanno certamente regolamentati, ma che non devono esser pretesto per creare figli e figliastri.
Come attualmente stanno facendo Ceferin e soci.
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