Ah, la nuova fiscalità italiana… Nel Decreto Crescita c’è una parte che sembra scritta apposta per i giocatori stranieri

07/06/2019

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Salvini è milanista e Di Maio con ogni probabilità sarà tifoso del Napoli. Fatto sta che nel Decreto Crescita pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 aprile, c’è una sezione dedicata al fisco dei soggetti cosiddetti “Impatriati”, che sembra scritta apposta per invogliare i giocatori stranieri a venire nel nostro campionato. Questa norma partirà dal 2020.
Le novità più importanti contenute nell'art. 5 del Decreto Crescita sono le seguenti:
Comma 1) riduzione dell'imponibilità fiscale del reddito prodotto dopo il rientro in Italia, che passa dal 50% al 30%. L'agevolazione sale infatti dal 50 al 70% e resta applicabile per 5 periodi di imposta a partire da quello in cui si trasferisce la residenza fiscale in Italia ai sensi dell’articolo 2, del TUIR;
Comma 2) si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati, non più solo a dirigenti o figure di elevata qualificazione o altamente specializzate.
Inoltre, “La percentuale di cui al comma 1 è ridotta al 10% per i soggetti che trasferiscono la residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia”.


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Facciamo qualche considerazione.
Intanto il periodo di cinque anni corrisponde esattamente alla durata massima di un contratto da calciatore professionista.
Inoltre, se una volta Galliani sospirando citava la “fiscalità spagnola”, adesso possiamo dire che anche in Italia ci stiamo adeguando.
Un’agevolazione simile significa, semplificando al massimo, che se un giocatore prende 5 milioni netti all’anno, alla società ne costava 10, cioè il doppio. Con l’entrata in vigore del Decreto, con 10 mln lordi si possono dare 7 mln netti al calciatore. Oppure, i 5 mln netti dati al giocatore costeranno alla società 6,5 mln lordi.
Naturalmente, come specificato, non vale per i contratti in essere.
Stando così le cose, in Serie A il Napoli, se ci fermiamo alle big, avrà un notevole vantaggio fiscale rispetto alle altre squadre.
 


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