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Adesso che Rino ha liberato l’armadietto a Milanello si può parlare con più serenità.
Il Gattuso allenatore si è dimostrato molto diverso dal giocatore che ci ricordavamo.
Se negli occhi avevamo un fascio di nervi che bruciava l’erba del campo e azzannava i polpacci degli avversari, in panchina ci siamo trovati un uomo fragile ma di grande dignità.
Per sua stessa ammissione non ha retto alla troppa pressione.
Se ci si pensa bene, è stato il motivo per cui Mauro Tassotti ha sempre fatto il vice allenatore ma non ha mai voluto fare il salto decisivo verso la completa responsabilità. E aveva come “superiore” un certo Carlo Ancellotti, uno che ne aveva di cose da insegnare…
Rino non ha avuto neppure questa sorta di apprendistato. Nulla. Buttato allo sbaraglio forte solo della sua fede rossonera.
Non era ancora pronto. Forse non lo sarà mai. E lo si sapeva.
Ma la società, cinese o americana, non avrebbe mai e poi mai dovuto lasciarlo solo. E con l’arrivo di Leonardo, con cui le vecchie ruggini non sono mai state superate, la situazione è peggiorata. Anzi, è stato fatto di tutto per metterlo in difficoltà. E non pensate agli acquisti di Piatek e Paquetà, che sono frutto più di una richiesta di Elliott che di Leonardo. Pensate alla questione Higuain. Alla rosa volutamente incompleta fin da agosto.
“Mi sono sentito solo”, ha detto Rino in una conferenza stampa. E ha perfettamente ragione. La società l’ha lasciato solo. La dirigenza l’ha lasciato solo. E anche qualche giocatore l’ha lasciato solo.
Solo con la sua dignità, la sua testardaggine, la sua umiltà, con tutti i suoi limiti tecnici e tattici.
Sarebbe bastato veramente poco. E’ arrivato ad un punto dalla qualificazione Champions. Contro tutto e tutti: infortuni, arbitraggi, problemi di spogliatoio, incomprensioni con la dirigenza, scarsissima considerazione da parte della società.
Eppure ha sempre difeso tutti fino all’estremo autolesionismo.
Non ha retto alla pressione. Troppa per un uomo solo e senza alleati.
Sarà anche scarso come allenatore, ma come uomo ha dimostrato di valere più di chiunque altro nell’AC Milan.
Chapeau Rino.
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