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La questione della lite tra Bakayoko e Gattuso di lunedì scorso è stata analizzata in ogni modo, senza ovviamente trovare una verità che possa fare luce.
Come non si è fatta luce sul ritardo per gli allenamenti del giocatore.
Possiamo dire una cosa sola: per fortuna.
Prima di tutto, i panni sporchi il Milan è tornato a lavarseli a Milanello, senza mettere in piazza niente.
In secondo luogo, in una fase così delicata, è sempre meglio gettare acqua sul fuoco e in questo periodo c'è bisogno di una cisterna piena.
Il gruppo del Milan, tanto decantato fino al 17 marzo veniva definito come solido, solidissimo.
La squadra aveva la miglior difesa del campionato, una delle migliori d'Europa, e segnava con regolarità.
Da quel momento il trend, non solo a livello di rendimento, è cambiato totalmente, tanto che non solo si prende gol e non si segna, ma il gruppo si è mostrato meno coeso di quanto mostrato prima, e le regole dettate dalla società e dallo staff tecnico spesso disattese, nonché gadget mostrati a fine partita sotto la curva di gusto discutibile.
Una squadra che sembra essere molto diversa da quella di quel febbraio caldo.
Chissà se riusciremo mai a ricostruire quanto è accaduto, perché sarebbe interessante farlo.
Le ipotesi le conosciamo tutte, abbiamo vari sospetti, ma senza prove non vale niente.
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