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Contro la Lazio in Coppa Italia Gattuso ha preferito far esordire di fatto Caldara al posto di far giocare Zapata. E siamo usciti.
Il giovane non ha demeritato, ma il colombiano tuttora è un’altra cosa. Ed è pure in scadenza di contratto.
Da tempo l’allenatore gli preferisce Musacchio in affiancamento a Romagnoli.
Non che non sia una scelta il più delle volte logica. Ma ci chiediamo se per esempio contro il Torino, Zapata non avrebbe garantito una miglior prestazione rispetto a Musacchio. Anche perché nell’unica gara recente in cui è stato schierato, il colombiano è risultato il migliore in campo per i rossoneri.
Siamo sicuri che sul secondo gol non avrebbe fatto qualcosa di meglio di chi non è riuscito a rinviare la palla lontano?
Per lunedì, con Romagnoli squalificato, si riproporrà la scelta tra Caldara e Zapata come centrale.
Molte voci indicano che la scelta dovrebbe cadere ancora sull'italiano, all'esordio in campionato.
E allora prendono corpo ipotesi diverse.
Zapata non gioca perché si è già accordato con un’altra squadra.
Oppure, questo è un modo per fargli pressioni in vista di un rinnovo.
Infine, Gattuso non lo vede più.
Parliamo di un giocatore che veste in rossonero ormai da tanti anni, che non ha mai creato problemi e il cui rendimento non è mai sceso sotto la sufficienza, almeno individualmente.
Trattarlo come un Montolivo qualsiasi sarebbe ingiusto ed ingeneroso.
Inoltre, la sua esperienza ci sarebbe utilissima in queste ultime gare che mancano alla fine, visto che staremmo ancora lottando per un posto in Europa. E speriamo che giù lunedì sia in campo.
Anche questo è uno dei casi misteriosi che la dirigenza dovrebbe chiarire. E al più presto.
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