Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare Non è certo il momento di mollare Gattuso. E’ lui che ci ha portato fin qui

05/04/2019

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Negli ultimi giorni ci chiediamo come si faccia a sputare così ingenerosamente sul nostro Milan? Quante cattiverie ed insulti verso chi ha tatuato il rossonero sulla pelle.
Settimane fa abbiamo detto chiaramente che noi saremo fino alla fine con il mister, ed oggi lo ribadiamo ancora più ad alta voce.
Gattuso non ci elargisce nulla, ma sappiamo cosa voglia dire per lui il Milan, e questo ci basta. Il tifoso si vede nelle difficoltà, facile riempire lo stadio quando vinci sempre, stupendo invece veder San Siro quasi colmo alle 19.00 di un martedì qualunque di aprile per un non big match.
Il popolo rossonero vuole fortemente questa qualificazione alla Champions, vogliamo noi tutti risentire nelle orecchie quella canzoncina che in passato ha regalato sensazioni uniche. E’ evidente che il Milan è in difficoltà, l’allenatore non è navigatore esperto, e crediamo si sia lasciato un po’ traviare dal suo istinto.
Il Milan tra gennaio e marzo non giocava un calcio divertente, ma era redditizio, poi qualcosa è scattato in testa al mister, e da lì si è creata confusione che ha portato insicurezza nel gruppo. Il Milan aveva una disposizione tattica ed uno spartito preciso, poteva anche essere monotono e noioso, ma i ragazzi sapevano come approcciare la gara e come viverla nei suoi vari momenti di gioco. I tifosi da patentino virtuale volevano il bel gioco, non gli bastava più vedere un Diavolo finalmente squadra.
Un mister di personalità non avrebbe cambiato atteggiamento, Rino qui ha peccato ed i risultati sono stati disastrosi.
Non per questo ci sogniamo di mollare la squadra, adesso sul più bello, adesso che più di prima ci giochiamo un’intera stagione. Circa un girone fa, eravamo in emergenza totale, ma i ragazzi ci misero quel cuore che fece tornare quell’amore nei supporters. Come fai a rimanere impassibile quando qualcuno che nei momenti bui fa qualsiasi cosa per rialzarsi? Sarebbe ingrato che i tifosi voltino le spalle proprio ora.
Basta polemiche, il Milan è lì e nelle prossime partite si gioca il suo piccolo sogno, quello di tornare a giocare nella coppa dalle grandi orecchie. A che pro continuare a sbraitare contro chiunque in questo momento?
Fortuna vuole che il 13 aprile il tifo riempirà ancora una volta la NOSTRA casa. Sì, una partita che veramente varrà la stagione.
Sappiamo benissimo che questo sabato ci sarà la gobba, ma il pensiero è a settimana prossima quando a Milano arriverà la Lazio. Non ci interessano infortuni, squalifiche ed altro, lo stadio dovrà veramente essere il dodicesimo uomo in campo, forse non basterà neanche aprire il terzo anello.
Ma una cosa alla volta, prima la Juve che con i suoi numeri incredibili ci chiama ad un’impresa ardua. Chiediamo solo una cosa al mister, fuori il coraggio Rino, ritorna alle cose semplici, vai avanti con le tue idee.
Il gruppo segue te perché gli hai conquistati con i tuoi metodi. La rosa è molto giovane e questa pressione la sente notevolmente, ma è ora dei guerrieri e di leggende oggi a Milanello ce ne sono. L’esempio ce l’hanno davanti!
FVCR

YouRedBlack


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