Il finto problema Cutrone In questo campionato ha sempre visto il campo, con Higuain e Piatek

15/03/2019

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I soliti media ci vogliono far credere che abbiamo un problema in casa. Problemi di mal di pancia di uno di 21 anni che non giocherebbe quanto vorrebbe (e varrebbe).
Parliamo di Patrick Cutrone, classe 98, che sarebbe stato panchinato dall’arrivo di Piatek.
A chi scrive tutto questo sembra più frutto della volontà del procuratore di agitare le acque che specchio della realtà.
OK, è arrivato Piatek, ma prima c’era Higuain e certe gerarchie esistevano egualmente. Solo in pochissime partite sono stati schierati insieme (e non con grandi risultati).
Inoltre, tranne l’ultima gara, il polacco è sempre stato sostituito intorno al sessantesimo, facendo entrare proprio Cutrone. Non proprio ciò che accadrebbe ad un giocatore “ai margini del progetto”.
Certamente da Cutrone ci si aspetta che cresca, che impari molto da Piatek – pur più “vecchio” di pochissimi anni –, per esempio quella capacità di essere letale che fa la differenza se si vuol esser centravanti di una grande squadra.
Patrick si impegna, si sbatte, ma a parte nelle coppe, raramente è stato incisivo in campionato. I numeri recitano di 24 presenze e soli 3 gol. Negli ultimi tempi sembra poi essere un po’ bloccato e meno incisivo. Magari è solo un appannamento di forma e vinciamo il derby grazie a lui.
Ma il suo contratto, da poco rinnovato, scade nel 2023. Andare a chiedere chiarimenti e spiegazioni nella fase cruciale del campionato e con il ritorno della semifinale di Coppa Italia da disputare non sembra la mossa più intelligente del mondo.
Gattuso gli avrà detto “testa bassa, allenarsi e via”.



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