Metti un brasiliano nel motore Con l’arrivo di Paquetà il Milan torna ad avere un brasiliano in squadra

11/01/2019

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L’ultimo arrivato dovrebbe esser stato Luis Adriano nel 2015, preso e tristemente spedito in Russia dopo nemmeno 18 mesi. Non ha lasciato un bel ricordo, come quel Milan del resto.
Adesso a tentare di rinverdire i fasti dei vari Kakà, Cafu, Serginho, Thiago Silva, solo per ricordarne qualcuno, ci dovrebbe pensare Lucas Paquetà.
Si tratta di un ventunenne di personalità e qualità che proviene dal Flamengo, club carioca prestigioso e fucina di campioni. E con la maglia dei colori rossoneri.
Il suo agente dice che gioca come un numero 10 (alla brasiliana), che sa giocare anche sia a destra sia a sinistra, servendo chi c’è là davanti, ma non disdegnando di andare in gol. Nel Flamengo ha fatto meglio giocando così, dietro le punte.


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È bravo anche nella fase difensiva, è uno che riesce a rubare palla, ha un discreto fisico che gli consente di tenere nei contrasti. Come tutti i carioca ha il dribbling facile ma pure il vizietto di indugiare. Un difetto che correggerà presto.
Chi lo ha paragonato a Kakà è fuori strada.
Paquetà è stato anche schierato centrale davanti alla difesa, e lui si è definito un po’ un jolly di centrocampo. Se portasse anche ordine e fantasia sarebbe quello che serve a questo Milan.
Infine, fattore estremamente importante, capisce abbastanza bene l’italiano. Essenziale per riuscire a capire la fase tattica, così diversa tra l’Italia e il Brasile. Quando Gattuso parla, lui capisce. E non è poco.

 


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