Bologna-Milan: presentazione della partita Non sarà facile, ma meno male che si gioca di martedì: ci serve riposo

14/12/2018

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Chissà se faranno ironicamente sentire la musichetta della Champions League. Già perché Bologna-Milan, normale partita di campionato, si gioca inusualmente al martedì sera. E’ l’ennesimo inchino alle TV, che di fatto tengono in piedi il calcio italiano.
Quindi giocheremo allo stadio Dall’Ara con i suoi 38mila spettatori a battere i denti dal freddo (è prevista neve…), sperando che questo sia di buon auspicio per la prossima stagione, che potrebbe vederci impegnati proprio il martedì o il mercoledì. Toccare ferro è lecito.
Scaramanzia a parte, la squadra di Gattuso andrà ad affrontare quella di Pippo Inzaghi, che se da giocatore ha conquistato il cuore di tutti i tifosi rossoneri, da allenatore diciamo molto, ma molto meno.
Anche se ha passato il turno di Coppa Italia col Crotone, la squadra rossoblu in campionato stenta parecchio. Viene infatti da due sconfitte (Empoli e Sampdoria fuori casa, precedute da un pareggio (Fiorentina) e un’altra sconfitta contro l’Atalanta. Il Bologna attualmente occupa uno scomodissimo terzultimo posto (11 punti) davanti solo a Frosinone e Chievo. Ha segnato 13 gol ma la difesa ne ha presi 24. Da tempo Superpippo è in discussione e si è parlato per l’ennesima volta di esonero dopo la partita di Empoli.
A Bologna in molti sperano che il suo ex compagno di tante battaglie Gattuso si metta una mano sul cuore.
In ogni caso, martedì l’undici in campo dovrebbe essere: davanti a Skorupski una difesa a tre composta da De Maio, Danilo ed Helander. Centrocampo folto con Mattiello, Orsolini, Pulgar, il nostro ex Andrea Poli e Duks. In attacco il sempiterno Palacio e Santander (o l’altro ex Mattia Destro). Un 3-5-2 piuttosto scolastico.
E veniamo al Milan. Giocare il martedì dopo la trasferta di Atene con partita il giovedì sera, non può esser certo visto con disappunto. Anzi. A questo Milan con l’infermeria piena, un po’ di riposo supplementare non può fare che bene.
Detto questo, ipotizziamo che non sarà una partita facile. Un po’ perché dall’altra parte si giocherà con il coltello tra i denti, tipico di chi si deve salvare. E poi anche perché finora sono state pochissime le volte in cui i rossoneri sono entrati in campo “con le scarpe allacciate” (come si dice nell’NBA), cioè concentrati fin dall’inizio. La partita con il Torino è solo l’ultimo esempio.
A Bologna potrebbero scendere in campo: Donnarumma tra i pali. Davanti a lui Calabria, Abate (o Musacchio), Zapata e Rodriguez.
A centrocampo, Kessie e Bakayioko centrali con ai lati Suso e Calhanoglu (forse Castillejo). In attacco il duo Higuain-Cutrone.
Non un gran turnover, ma gli infortuni e la qualità della panchina non consentono certo voli pindarici e innovazioni al povero Gattuso.



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