Milan-Juventus: presentazione della partita Una cosa è certa: se giochiamo non partiamo battuti

09/11/2018

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Se dovesse anche perdere il Milan, non sarebbe la fine del mondo. Contro la Juventus - questa Juventus, che spadroneggia nel campionato italiano quasi senza rivali – una sconfitta potrebbe anche starci. In fondo ha 10 punti più di noi in classifica dopo sole 11 giornate (e noi siamo al quarto posto). Hanno una rosa molto più forte e completa della nostra. Hanno più o meno meritatamente vinto gli ultimi campionati. Contro di loro perdiamo in campionato e in coppa Italia da una vita (tranne che a Doha, visto che quella Supercoppa Italiana è in Via A. Rossi).
Fin qui la parte delle giustificazioni preventive, che si riassumono in loro sono forti, noi di meno.
Però il Milan è sempre il Milan e Gattuso non crediamo che vorrà giocare al gatto col topo, Con Allegri nelle parti del felino.
Veniamo da 9 punti in tre partite. Le ultime due gare vinte a tempo scaduto con gol improbabili di Romagnoli. Erano Genoa e Udinese, però è sintomo però di una squadra che sta bene in salute e che non molla fino al fischio finale.
Le incognite vengono però dalla squadra da schierare dall’inizio. Tutto dipende da chi recupererà Gattuso.
Voci di insider danno per certa la presenza di Higuain, ipermotivato dall’incontrare la sua ex squadra, che di fatto l’ha scaricato a favore di Cristiano Ronaldo. Vedremo, ma non ci contiamo.
Nulla si sa, al momento, di Bonaventura e Calabria, ma pare improbabile che siano della partita. Certamente out Biglia e Caldara.
La partita di Siviglia ha chiesto un ulteriore tributo di infortuni: Musacchio, Calhanoglu e Kessie. Peraltro, giocare questa gara in trasferta il giovedì sera darà un altro vantaggio alla Juventus che ha giocato in casa il mercoledì. La consolazione è che ha perso, e che questo potrebbe minare qualche certezza. Noi almeno abbiamo strappato un pareggio in Spagna. 
Comunque, alla gara di San Siro si presentano due attacchi tra i migliori del campionato (24 reti segnate per la Juve e 21 per il Milan), la loro è la seconda difesa del campionato, con soli 8 gol e dietro i 6 dell’Inter. Sulla nostra conviene stendere un velo pietoso, dal momento che solamente domenica ad Udine abbiamo mantenuto la porta di Donnarumma inviolata.
Ma veniamo alle ipotesi di formazioni.

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La Juventus dovrebbe schierare davanti a Szczesny, Cancelo a sinistra, Bonucci e Chiellini centrali e Alex Sandro a destra. Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo. In attacco Dybala, C. Ronaldo e Mandzukic. Il solito 4-3-3 di Allegri, da modificare in corso d’opera.
Gattuso ha invece davanti a sé, scelte obbligate. Confermato Donnarumma dopo il primo “cleen sheet”. La difesa dovrebbe essere composta da Abate, Musacchio (o Zapata), Romagnoli e Rodriguez. A centrocampo dovremmo trovare Suso, Kessie, Bakayoko e Calhanoglu. In attacco, qualora Higuain non dovesse farcela dall’inizio, Castillejo e Cutrone. Una sorta di 4-4-1-1 che Gattuso può far ben poco per modificare.
Resta da vedere come la nostra difesa affronterà il tridente bianconero. Pensare a Rodriguez o Abate andare al contrasto in velocità con Ronaldo o Dybala mette i brividi…
Quello che deve più far riflettere la dirigenza è, al netto degli infortunati, la differenza dei giocatori in panchina.
Per la Juventus, probabili Perin, Pinsoglio, Benatia, Rugani, De Sciglio, Barzagli, Spinazzola, Bentancur, Cuadrado, Bernardeschi e Kean.
Per il Milan: Reina, A. Donnarumma, Simic, Conti, Bellanova, Zapata, Bertolacci, Laxalt, Mauri, Borini, Halilovic e magari Montolivo.
Se il Milan ci metterà intensità e grinta, nulla è impossibile. Non dimentichiamoci che a Napoli eravamo in vantaggio 2-0, Abbiamo battuto la Roma e l’Inter ci ha segnato all’ultimo secondo su un errore nostro.
Quindi contro le grandi possiamo farcela. A patto di giocare.
FVCR

 

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