Le voci messe in giro ad arte Arriva Conte, parte Bonucci, i cinesi non esistono...

20/07/2018

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Questo anno e mezzo del Milan ha dimostrato una cosa sola: i giornali e i giornalisti fanno il loro mestiere, ossia vendono i giornali o cercano ascolto.
Non c'è traccia d'informazione, ma solo illazioni, congetture, fantasie e persecuzioni.
Il tutto a discapito dei tifosi, che in tutto questo business sono anche gli unici che pagano, comprando i giornali o guardando la pubblicità in TV, se non pagando lautamente abbonamenti!
Qualcosa di vero ci sarà, ma ricordiamo un fatto esemplificativo, così per rinfrescare la memoria.
La scorsa estate si parlava di Mancini come allenatore, via Montella. Il legame tra il mister e i dirigenti sembrava davvero forte e la discussione è andata avanti per giorni nonostante non ci fosse nulla di vero.
Ora Antonio Conte sarebbe pronto a prendere il posto di Rino Gattuso, ascoltando queste voci, perché ritenuto determinante per il processo di rinascita del Milan di Elliott.
Quindi, l'allenatore che finalmente ha riportato un po' di entusiasmo tra i tifosi e ha instillato l'orgoglio rossonero nei giocatori, dopo aver fatto un girone di ritorno encomiabile, dovrebbe andarsene?
E perché, ma soprattutto, a un mese dal termine del calciomercato, perché un Antonio Conte, un allenatore abituato a vincere e a pretendere i giocatori che ritiene idonei per sviluppare il suo gioco, dovrebbe salire su un carro in corsa come il Milan, questo Milan?
Se il progetto fosse inserito in un respiro più ampio, nuova dirigenza, nuovo mercato, nuovi soldi, potrebbe anche avere un senso, tutto da ricercare, ma di certo non sarebbe un'idea campata in aria.
Oggi, con una squadra pronta per partire per gli Stati Uniti, un mercato che per forza di cose è in buona parte chiuso con trasferimenti già definiti, come potrebbe essere definita una decisione per il futuro del Milan?
Si tratterebbe di un altro anno di transizione, l'ennesimo, verso nuovi lidi che sono sempre più lontani.
Magari avremo Antonio Conte come allenatore, come sempre i tifosi saranno pronti ad acclamarlo, ma non si potrà, ancora una volta, parlare di un vero progetto di rinascita per il Milan.
Questa è una dura verità di cui, come tifosi, dobbiamo prendere atto.


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