Libertà! Il fondo in fondo al tunnel Bisogna rimboccarsi le maniche perché abbiamo tanto da recuperare

13/07/2018

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Libertà! Libertà! Libertà! gridava William Wallace, quando guidava la ribellione contro l’opprimente Inghilterra, all’inseguimento di quell’ideale.
Lo stesso è successo martedì alle 23.15 circa in ogni casa e luogo del mondo, dove un milanista è sobbalzato in piedi e si è tolto un peso dallo stomaco. Liberi dai cinesi e naturalizzati americani.
Il fondo Elliott ha preso il comando del timone, ed anche se la rotta sarà lunga, almeno abbiamo a bordo innumerevoli scialuppe di salvataggio.
Inutile farsi illusioni, essendo un fondo speculativo, non rimarremo per molto tempo in mano ai Singer, ma in questo momento forse è la cosa migliore che poteva capitarci. Un fondo come quello americano, compra aziende in situazioni precarie e le ristruttura per poi venderle al miglior offerente, naturalmente guadagnandoci molti soldi.
Non sarà un Milan stile PSG o Manchester City, ma una società che nel tempo dovrà aumentare notevolmente il proprio fatturato, così da autosostenersi. Però è anche chiaro che per aumentare gli introiti bisognerà anche migliorare di pari passo i risultati sportivi, per questo saranno investiti dei soldi per rinforzare il team di campo e quello dietro la scrivania. Lo sanno loro, lo sanno i tifosi, lo sa il mister.
Forse gli unici due che dubitano di questo, sono gli stessi che hanno letteralmente distrutto il Milan in questi 18 mesi.
Continuiamo a sentire da codesti personaggi che il Milan ha una squadra all’altezza e che non rinnegano le scelte fatte sul mercato di 12 mesi fa. Le altre si sono rinforzate e non poco, ed i posti in Champions sono contati.
Ad oggi siamo fuori dalla lotta, chissà se lo saremo dopo un mercato che sembra esser impostato dallo stesso DS che sperperò 230 milioni la scorsa estate.
Elliott non sembra intenzionato a cambiare nel breve periodo il management, e quindi ahimè ci si affiderà a chi voleva fare lo scambio Locatelli-Berardi, o cercato (fortunatamente invano) di ingaggiare Fellaini e trattato Zaza per colmare il vuoto che ha il Milan alla voce gol.
Insomma, c’è poco da essere allegri, ma almeno si torna a respirare e magari parlare di calcio e non di rifinanziamenti o bonifici in ritardo.
Il tormentone vendita continuerà, il Milan è ambito e ricercato ed il fondo ha un solo obiettivo finale: il vil denaro. Siamo in ritardo perché questo doveva essere un cammino da intraprendere già dallo scorso anno, adesso bisogna rimboccarsi le maniche perché abbiamo tanto da recuperare.
Finalmente il fondo in fondo al tunnel.
FVCR

YouRedBlack


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