Diffidate dei media Attenti alle bufale, alle fake news, agli scoop che servono solo a far parlare

15/06/2018

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E’ ufficialmente partita la stagione del calciomercato. Almeno, non ancora per il Milan, visto che siamo in attesa del verdetto di Nyon.
Come sempre, giova ricordare che i media sono il regno delle bufale. Lo sono sempre, ma mai come nel periodo di calciomercato.
Prima di dar retta e iniziare a commentare a sproposito sui social o in altri luoghi, il tifoso milanista deve innanzitutto tener di alcuni aspetti.
Il primo riguarda il teatrino con tutti i suoi attori ben interconessi tra loro: giornalisti, calciatori, procuratori, Direttori Sportivi, opinionisti ecc. Ogni figura è legata a vario titolo alle altre.
Secondo: nulla viene detto o pubblicato per caso. Se un giornalista scrive o dice una cosa, può esser frutto di una intuizione o di un abile lavoro investigativo. Più probabile che sia una “soffiata” da parte di qualcuno degli altri attori in commedia. Facciamo un esempio: il procuratore Tizio dice al giornalista Caio che la Società XY è interessata al suo giocatore Sempronio. Dopo la prima indiscrezione del giornalista, segue la dichiarazione del procuratore e magari del giocatore. Si può proseguire per giorni.
Può essere la verità (ma allora perché farla conoscere al mondo?), oppure – come spesso accade, il procuratore Caio fa capire tramite i media che il suo giocatore andrebbe volentieri nella squadra XY (dietro lauto compenso). Il più delle volte questa “trattativa” non esiste e quasi sempre viene smentita. Oppure – capitato realmente – una intervista ad un DS in cui si smentiva seccamente l’interessamento per il giocatore Mevio. Era l’esca per far sapere al procuratore (totalmente ignaro) che alla società poteva interessare il suo assistito, ma facendone scendere il prezzo di mercato.
Non va dimenticato che i giornalisti sportivi devono riempire ogni giorno una o più pagine (o servizi televisivi) sulle diverse squadre di competenza. Non accadrà mai che Gazzetta o Corriere non parlino di Milan anche un solo giorno.
Allo stesso modo poi anche i siti web specializzati. Se non inserisci almeno 20 news al giorno, perdi lettori. Durante il mercato poi…
A questo va poi aggiunto che l’intero ecosistema (il teatrino di cui sopra) si autosostiene ed alimenta. E’ tutto un mandare messaggi trasversali, chiedere o fornire indiscrezioni, chiedere o restituire favori, ipotizzare trattative che nascono e muoiono nel giro di poche ore o giorni.
Si passano serate intere a ipotizzare formazioni, schemi, moduli, suscitando speranze, sensazioni, emozioni. Come al cinema o a teatro: è tutto finto e serve solo a far passare il tempo.
Le notizie vere (e verificabili) sono pochissime e derivano da dichiarazioni ufficiali, cui seguono magari firme, foto e contratti depositati.
Il resto è un fastidioso cicaleccio che riempie le serate d’estate…
Del resto, bisogna pur parlare di qualcosa, visto che l’Italia i mondiali li vede da casa.



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