Sfoglia, usa mouse e frecce
______
Se riguardiamo la stagione del Milan, le sue aspettative, la stessa rosa di giocatori, sembra incredibile che siamo ridotti all’ultima giornata per sapere se potremo allenarci in pace a luglio oppure iniziare subito con la fase a gironi dell’Europa League.
In questo caso, potremmo quasi certamente andare incontro agli stessi problemi dell’anno scorso, con una preparazione affrettata, con in più il fatto che non avremo certamente a disposizione i (pochi) pochi nazionali che abbiamo.
La vulgata, anche non a torto, alza la voce: “ma come, abbiamo speso 240 milioni di euro e siamo allo stesso preciso punto di 12 mesi fa?”.
I numeri dicono questo, c’è poco da fare. E anche se con la partita contro la Fiorentina dovessimo mantenere il sesto posto, il passo in avanti sarebbe minimo: salteremmo solo i preliminari di Europa League. Ma non abbiamo certo migliorato la posizione.
Come siamo arrivati (o meglio, precipitati) a questo punto?
La scusa Montella è più che valida: ha fatto scavare un baratro tra le squadre davanti e noi. Un baratro impossibile da colmare.
Gattuso ha fatto già cose ottime riducendolo, ma non era impossibile andare molto più in là. E non era necessario neanche vincerle tutte. Sono tanti i punti che mancano.
Sarebbe bastata una o due papere di Donnarumma in meno, qualche gol dagli attaccanti in più, oppure che in determinate partite (come Sassuolo, Benevento, Atalanta) gli arbitri e la VAR avessero avuto lo stesso metro di giudizio utilizzato per altre squadre. Quelle davanti a noi in classifica, per esempio. L’Inter è a soli 8 punti, e la Champions League a 12.
Stavolta bastava veramente poco per passare tranquilli le ultime giornate di campionato. Ma anche per colpa di alcuni giocatori, evidentemente stanchi e appannati, non siamo riusciti ancora a conquistare la meta.
Speriamo che da domenica alle 20 si possa passare un’estate più serena senza impegni ufficiali già a luglio.