Donnarumma: qualche errore di troppo? Sembra meno tranquillo e sicuro e qualche gol era evitabile

13/04/2018

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Sono in molti a chiedersi se Donnarumma sia effettivamente destinato ad essere un grande portiere o solamente un portiere normale.
Dopo il suo grande esordio e le conferme dello scorso campionato che l’hanno portato ad esser convocato in nazionale e avviato a prendere l’eredità di Buffon, quest’annata non ha dato sempre prova di essere all’altezza delle aspettative.
In molte occasioni è apparso indeciso, meno sicuro, mostrando di non aver fatto il salto di qualità su cui molti scommettevano. Aspettarsi di più era lecito.
Ma che cosa è cambiato rispetto a prima?
Innanzitutto, la difesa. Probabilmente il fatto di essere sotto pressione costantemente – è arrivato ad essere il portiere che aveva subìto più tiri in porta – probabilmente lo obbligava ad una concentrazione massima.
Adesso, con una difesa più forte e strutturata le occasioni avversarie sono molto minori, anche se quelle che ci sono hanno maggior pericolosità.
E in questi casi non è purtroppo sembrato così reattivo ed esplosivo come in passato. Anzi, si può tranquillamente affermare che alcuni gol subìti sono sicuramente da imputare a lui. Quasi che la dote-miracoli l’abbia esaurita.
E poi pesa la questione contratto.
Non si può pensare che un ragazzo di 19 anni non patisca un ingaggio mostruoso come quello firmato con il Milan. Questo è un fattore che non può non pesare.
Paradossalmente, la sua tranquillità economica ha visto diminuire quella in campo. Può essere un momento di transizione, che si assesterà come il liquido nei vasi comunicanti.


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Certo è che offre l’impressione di non aver più la spavalderia, l’incoscienza frutto di una mente sgombra di pensieri, di qualche tempo fa.
E’ sicuramente un momento di crescita. La sua carta d’identità ci ricorda ogni volta che l’esperienza si fa sul campo. E lui è ancora troppo giovane per esser messo in discussione.
Non avesse quel contrattone molte cose gli sarebbero perdonate più facilmente. I compagni questo lo capiscono e, insieme a Gattuso, lo proteggono, in campo e fuori.
C’è chi lo vede lontano dal Milan già in estate. E c’è chi lo vedrebbe rossonero a vita.
La questione non è facile da dirimere.
Certo è che un portiere, proprio per il suo ruolo, al massimo ti consente di non prendere gol. E le doti di Donnarumma non si discutono, anche se ha ancora parecchie lacune tecniche da colmare.
Vale la pena tenerlo (con Reina in panchina) o venderlo adesso e investire il ricavato in una punta di valore internazionale?
Vedremo cosa accadrà.

 


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