La squalifica che pesa Kessiè è insostituibile, e non avere un vice in rosa è una lacuna che incide

16/02/2018

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Per il Milan, impegnato nel posticipo di domenica sera contro la Sampdoria, quella di Frank Kessiè in mezzo al campo sarà un’assenza pesante.
Il giocatore africano infatti non è soltanto l’elemento in grado di dare una dimensione fisica alla squadra. Kessiè, in tante occasioni quest’anno, è stato il giocatore che ha portato sù la squadra nei momenti di down fisico.
Un elemento del genere è difficile da rimpiazzare perché è completo. Probabilmente il Milan ha fatto una valutazione sbagliata in estate quando ha ceduto Juraj Kucka senza avere in mano un adeguato sostituto.
Lo slovacco non era un giocatore del livello di Kessiè, ma fisicamente era un centrocampista che poteva rappresentare un’alternativa, atteso che è impossibile per chiunque fare una stagione da sempre presente. Con Kucka oggi, il Milan potrebbe garantirsi la possibilità di dare riposo di tanto in tanto al giocatore africano, perdendo sì qualcosa sul piano tecnico, ma facendo rimanere alto l’impatto fisico della mediana in partita.
Una esigenza del genere si amplifica in virtù della composizione del centrocampo rossonero, in cui ci sono tre posizionali (Biglia, Montolivo e Locatelli), due mezzali (Kessiè e Bonaventura) ed un incursore (Mauri) non considerato adeguato alla realtà rossonera.
Considerata la scelta di giocare con il centrocampo a 3, viene facile evidenziare come l’assortimento del reparto centrale non sia fluido né coerente. Due sole mezzali per due posti è un limite grave che, di volta in volta, richiede adattamenti continui di giocatori fuori posizione.


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Montolivo può giocare mezzala, ma non ha dinamismo ed interpreta il ruolo in maniera conservativa.
Locatelli ha le qualità per imporsi in quella posizione ma, ad oggi, è un giocatore che fa fatica a trovare una dimensione effettiva in un ruolo non ancora suo.
Si tratta di smagliature evidenti che, in estate, dovranno essere colmate con almeno un innesto importante nel ruolo di mezzala. Personalmente non proverei a sostituire Kessiè contro la Sampdoria, bensì cambierei strutturazione passando al 4-2-3-1, un sistema di gioco dove Calhanoglu potrebbe giocare nella posizione in cui, in carriera, si è meglio espresso.
Cambierebbe qualcosa in fase di uscita e per quanto concerne le zone di campo in cui Bonaventura riceve il pallone, però credo che in ottica offensiva, senza Kessiè, questa sarebbe senza dubbio la soluzione migliore.

Capitan Uncino


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