Una squadra sulle ginocchia Scontiamo anche le scelte sciagurate della dieta vegana
08/12/2017
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Ormai è chiaro a tutti che il Milan ha, tra i tanti, un problema di preparazione atletica.
Siamo poco reattivi, corriamo ancora meno, e questo è uno dei fattori alla base di un periodo negativo che dura da troppo tempo. Qualcuno aveva ipotizzato già da luglio che con una dieta vegana non si sarebbe andati lontano. I giocatori avevano benzina in corpo al massimo per 2-3 mesi. E così, purtroppo, è stato.
In molti hanno letto nell’allontanamento preparatore atletico – da sempre uomo di Montella – un capro espiatorio per non esonerare l’allenatore. In realtà, a vedere i risultati della sua “preparazione”, la dieta fa parte dei suoi compiti, andava in realtà cacciato a luglio.
E che non si facciano paragoni con atleti olimpici vegetariani o assimiliati: un cambiamento di dieta in un atleta è possibile se fatto gradualmente, in anni, non da una settimana all’altra. Così è da incompetenti.
E sulla scorta di queste scelte geniali adesso abbiamo giocatori con muscoli “svuotati” e che dovrebbero iniziare da zero la preparazione. Cosa impossibile a campionato e coppe in corso.
Gattuso – purtroppo per lui – ha preso in mano una squadra che non solo ha problemi tattici, ma anche fisici. Oltretutto, il freddo intenso di questo periodo non aiuta di certo.
Peraltro si spiegano così anche, ma non solo, i tempi insolitamente lunghi di recupero dagli infortuni dei nostri giocatori.
E se a loro mancano gli aminoacidi nei muscoli, a qualcun altro manca il fosforo nel cervello.
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