Sarri e Montella: idee simili ma applicazioni diverse Sono invece molto diversi caratterialmente e nel presentarsi in campo

17/11/2017

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Sabato sera al San Paolo ci sarà Napoli-Milan una partita importantissima per il nostro cammino. L’ultimo ostacolo prima di un filotto di partite sulla carta agevole.
Lo scorso campionato finì 4-2 per i partenopei con il Milan capace di rimontare lo svantaggio di 2-0 per poi crollare con l’inferiorità numerica.
Ma Napoli-Milan è anche Sarri contro Montella.
I capisaldi del gioco di Sarri sono: difesa a quattro con giocatori schierati in linea alta per mettere in fuorigioco l'avversario; il riferimento dei suddetti non è l'uomo bensì la palla, come da tradizione della difesa a zona. Predilige un centrocampo a tre elementi con un regista in grado di dettare i tempi, sostenuto da due mezze ali: una più di interdizione e l'altra con caratteristiche offensive. Altra peculiarità del suo gioco è la predilezione per il palleggio a discapito del gioco verticale.
Definirli rivali sarebbe sbagliato e, ingiusto. Vincenzo Montella e Maurizio Sarri hanno incrociato le loro strade diverse volte, ma tra i due non ci sono rapporti particolari o strane tensioni, anzi. I due, oltretutto, intendono il calcio in maniera simile. A entrambi, infatti, piace vincere la partita dominando l’avversario sul piano del gioco; tutti e due sono abituati a far giocare il pallone alle loro squadre.
Peccato negli ultimi mesi, anche a fronte di una qualità media nettamente superiore nella rosa del Napoli rispetto a quella del Milan, a dimostrarlo con continuità sia stato solamente Sarri, la cui squadra è una macchina da gol quasi perfetta, che l’anno scorso è andata vicino allo Scudetto e che quest’anno guida la classifica e punta al bersaglio grosso.
Montella, invece, è spesso alle prese con cali difficili da giustificare, tanto sul piano dei risultati, quanto sul piano del gioco.
Risultati a parte è lo stile dei due a sembrare molto diverso. Cordiale, solare, sempre pronto alla battuta Montella, che si presenta in panchina sempre in divisi e con una certa attenzione al suo look.
Perennemente in tuta, schietto e a volte volgare Sarri la cui sincerità è sicuramente da apprezzare, ma in mondo come quello del pallone risulta a volte inopportuna.
Al San Paolo, sabato sera, vedremo insomma lo scontro tra due filosofie simili, ma declinate in maniera antitetica. Difficile dire chi abbia ragione, ma una cosa è certa: Montella ha l’occasione per dare una spallata al campionato e soprattutto riprendersi definitivamente il Milan.
Una vittoria a Napoli, ma anche un pareggio, darebbero entusiasmo a un ambiente reduce da settimane difficili, ma che sembra che stia finalmente ritrovando qualche certezza.

Sberlapek



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