Nazionale come il Milan Quando l’allenatore è l’anello debole

17/11/2017

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La nostra Nazionale è sempre stato il Milan e solo il Milan.
Però è inutile nascondere l’amarezza provata lunedì sera. Al triplice fischio finale, ci si è resi conto che nei prossimi Mondiali noi non ci saremo.
Che tristezza, Il Mondiale è quella manifestazione che per molti scandisce i passi della vita, ma questa volta non sarà così.
Le colpe, come le responsabilità di questa “apocalisse” sportiva, sono da dividere a tutto il sistema calcio italiano. E’ indubbiamente lampante però, l’inadeguatezza dell’allenatore.
Il primo posto nel girone sarebbe stata un’impresa, vista la presenza di una super potenza come la Spagna, ma il doppio confronto decisivo con la Svezia, è stato uno scempio.
Vedendo giocare la Nazionale, ci è sembrato di rivedere il Milan di quest’anno.
Proprio quando non aspetti altro che la sosta delle nazionali, per disintossicarsi dai risultati della propria squadra del cuore.
Ventura come Montella, due buoni allenatori a cui è stato affidato un compito arduo per le loro mediocri qualità. Stesso modulo, stessa confusione tattica, giocatori messi nei ruoli più disparati, poche occasioni e zero gol.
Domenica il nostro diavolo andrà a giocare in casa della capolista Napoli, partita proibitiva ci verrebbe da dire. Gara che in questo momento, può solo che evidenziare i nostri limiti tecnici e caratteriali.
Nel frattempo il management cerca di rifinanziare il debito con il fondo Elliott, chiedendo un “aiuto” ad un altro Capital Management, sperando in tassi d’interesse migliori ed una più lunga tempistica nel restituire la cifra pattuita. Tutto questo, mentre prima di Natale ci si aspetta una risposta dalla Uefa sul voluntary agreement, legato o meno alla partecipazione alla prossima Champions.
Ma sappiamo già che in caso di fallimento sportivo, sarà la guida tecnica a farne le spese.
Tavecchio si è tenuto ben stretto la propria poltrona ed ha silurato Ventura, buttandosi a capofitto sul buon Carletto. Addirittura c’è chi candida l’accoppiata con Paolo Maldini.
Chissà se Fassone sarà più furbo, e non stia già tessendo la tela per portare a Milano, l’anno venturo, un allenatore capace di far rendere al 120% la sua squadra.
Agli Europei costui, andò vicino al miracolo sportivo con l’accoppiata Eder-Pellè in attacco. Magari con Silva-Kalinic almeno un quarto posto…
FVCR

YouRedBlack



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