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Non c’è niente come la pausa per le nazionali che mettano di pessimo umore il tifoso di una squadra come il Milan di questo campionato.
Abbiamo tantissimi giocatori che lasciano Milanello per andare a raggiungere i rispettivi compagni delle nazionali, maggiori e minori. In quella italiana, in altre europee e sudamericane.
E quello che dovrebbe essere un motivo di orgoglio, per il riconoscimento del valore della rosa, si tramuta in disappunto perché ad allenarsi con Montella non rimane quasi nessuno. Proprio nel momento in cui si deve cercare una maggior coesione del gruppo e, soprattutto, impostare un gioco.
Oltre tutto, veniamo da un periodo in cui le nazionali hanno provocato altre soste e quando non ci sono, abbiamo avuto turni infrasettimanali oppure la Europa League.
In pratica, non c’è il tempo materiale per allenarsi in modo efficace, ma solo di preparare le partite. Per giunta con giocatori stanchi da lunghe trasferte.
E chissenefrega se Silva segnerà l’ennesimo gol col Portogallo, o se Zapata farà la diga con la Colombia.
Se poi ci mettiamo che dopo queste soste, la squadra di Montella perde sempre e che la prossima partita è contro il Napoli…