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No. Questa volta non c’è in ballo solo la supremazia cittadina. C’è molto di più, almeno per il Milan.
Se pensiamo all’ultimo derby non si può che andare con la mente al pareggio all’ultimo secondo di Zapata, con una improbabile torsione in rovesciata. Anche quello è stato un segno del destino.
Volendo evocare la scaramanzia, si potrebbe auspicare che Montella lo inserisca nell’undici titolare. Anche perché in caso di difesa a 3 da quelle parti se la vedrebbe con un certo Perisic.
Ma noi non siamo superstiziosi e speriamo che anche le scelte dell’allenatore non siano altrettanto condizionate.
Quello che auspichiamo è che metta in campo una squadra per giocare e possibilmente vincere. Perdere contro l’Inter ci porterebbe a troppi punti di distanza dalle competitrici per i posti in Champions League. E in un campionato come questo, dove ci sono di fatto 5-6 squadre più o meno competitive e quasi tutto il resto che potrebbe giocare in Serie B, sarebbe veramente difficile recuperare punti.
Anche perché finora in due scontri diretti abbiamo preso 7 gol e segnato 1. Un po’ troppo poco per fare calcoli e trovare venature di ottimismo.
Però c’è di buono che in questo turno ci sono importanti scontri diretti, oltre al derby: Juventus-Lazio e Roma- Napoli possono creare una situazione in cui sarebbe possibile recuperare punti a chi perdesse.
Ovviamente in caso di vittoria a San Siro.
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