Silva-Montella: una storia ancora da scrivere Un rapporto che non decolla ed una fiducia mai piena

13/10/2017

Sommario di questa settimana

Sfoglia, usa mouse e frecce

______

Già durante la preparazione estiva e subito dopo le prime partite ufficiali, Vincenzo Montella aveva espresso la sua stima per il centravanti portoghese Andrè Silva, arrivato a Milano per una cifra vicina ai 40 milioni di euro.
Il ragazzo ha rappresentato il secondo investimento più oneroso come cartellini nel mercato condotto da Fassone e Mirabelli (dietro solo a Bonucci) e la sua attuale non titolarità decisamente stupisce.
Perchè la stima è importante ma da sola non basta per un giocatore. Serve anche la disponibilità a concedere delle occasioni e a perdonare degli errori.
Finora Andrè Silva ha giocato due partite da titolare in campionato senza segnare (contro Spal e Roma), mentre in Europa il suo bottino può essere considerato importante con sei reti realizzate seppur non contro avversari di grido.
I gol tuttavia bisogna saperli fare ed Andrè Silva ha dimostrato la sua abilità già in patria con la maglia del Porto, segnando 21 gol di cui 6 in Coppa dei Campioni.
Insomma il ragazzo c'è ed il talento non è in discussione ma il rapporto con Montella è in costruzione ed appare evidente come l'ex aeroplanino non si fidi totalmente del ragazzo.
La cosa avrà facile conferma domenica sera quando Montella schiererà contro l'Inter una formazione titolare con Suso e Bonaventura trequartisti alle spalle di Kalinic unica punta.
Bocciatura per Andrè Silva quindi. Non piena, non totale, ma comunque significativa ed abbastanza emblematica visto il valore della punta.
Qualcuno azzarda che a Silva manchi, secondo Montella, quel veleno che una punta deve avere in entrambe le fasi di gioco. Non a caso il tecnico campano ha parlato di un Andrè Silva che deve “inzaghizzarsi”.
Non ci sentiamo di condividere questo orientamento. Silva non è una punta alla Inzaghi che sopperiva col carattere a doti tecniche e fisiche da normodotato. Con lui madre natura è stata molto generosa e diventare nevrile potrebbe, in parte, mettere in secondo piano le sue grandi qualità.
Probabilmente il rapporto fra il giocatore e l'allenatore non è ancora decollato sul piano dell'empatia e questo blocca l'esplosione di un talento purissimo che ha tutto per essere un giocatore decisivo. La fiducia incondizionata però è un elemento decisivo per un ragazzo di 21 anni e senza di essa si rischia di sacrificare un investimento importante su un giocatore di valore assoluto, col rischio concreto di grandi rimpianti fra qualche anno.


Capitan Uncino



Libro per veri tifosi rossoneri

2.99


Se ti è piaciuto, condividilo!

Leggi il prossimo articolo
Il conforto delle parole di Seedorf



Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana

Leggi e sfoglia la miglior rassegna stampa rossonera: Milan7.it/rs