Il conforto delle parole di Seedorf Il DNA vincente del Milan non può essere sparito. Occorre più coraggio

13/10/2017

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“I cambiamenti prima o poi avvengono per tutti e i cicli finiscono per tutti. L'era Berlusconi è un'era piena di gioie e trofei che rimarranno nella storia del calcio per sempre. 30 anni sono tanti”. Le parole di Seedorf a MTV riportano le cose nel loro giusto inquadramento.
Abbiamo passato mesi turbolenti, quasi come sulle montagne russe. Prima un closing che sembrava non arrivare mai. Poi una qualificazione ai preliminari di Europa League agguantata all’ultima giornata. Da lì in poi c’è stato un momento di stupimento ed euforia collettiva, stimolato da una valanga di giocatori acquistati (e ceduti), che ha posto l’asticella molto in alto.
Iniziato il campionato, è iniziata una fase di progressivo scoramento tra i tifosi: prestazioni mediocri e sonore sconfitte contro Lazio e Roma.
E qui ci viene in aiuto ancora una volta la saggezza di Clarence: “Hanno impostato una squadra, ora serve lavorare con dedizione e forza per riproporre un Milan competitivo ai massimi livelli in Italia e in Europa. Ci vuole tempo per queste cose, anche se nel calcio moderno ce n'è sempre di meno. Il DNA del Milan non sparirà da un giorno all'altro”.
Già, il DNA. Proprio quello che sembra non emergere in questo memento nello spirito dei giocatori e dalle scelte dell’allenatore.
E domenica c’è il derby, quella partita ormai fondamentale che sà tanto di “dentro o fuori”. Il rischio è di aver buttato una stagione già ad ottobre.
E il buon Seedorf spiega che “non devi abbatterti nelle difficoltà, anzi, trovare più coraggio ancora. Questo per me significa essere vincente quando dico Milan".
Chissà cose ne pensa Montella.



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