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Questo Milan di questo inizio stagione sta dimostrando una serie di problemi di non facile soluzione.
Il primo problema è certamente di testa, nel senso che l'approccio non è quasi mai l'ideale per una partita di calcio: spesso molli, spesso deconcentrati.
Il secondo problema è relativo alla circolazione di palla, mai fluida.
Il terzo è la fragilità mentale della squadra, che non appena va in svantaggio non reagisce e finisce con prendere altre reti.
Tre problemi che sono anche difficilmente decifrabili se presi singolarmente, perché il primo è un problema di testa, il secondo un problema di tattica e il terzo è una scarsa capacità di reazione e orgoglio.
Quest'ultimo, però, è riconducibile all'innesto di tanti giocatori nuovi e quindi si è un po' persa quell'attaccamento alla maglia che ha contraddistinto l'epoca berlusconiana.
Come fare?
La società brancola nel buio: si è persa nei meandri delle ultime giornate di mercato e sembra incapace di dare una scossa. La reazione spropositata dopo la sconfitta di Genova testimonia che non c'è equilibrio nei pensieri.
Dall'altro lato, Vincenzo Montella ha dimostrato, lasciando a casa l'amico-preparatore, di non avere le idee chiare, perché se il problema fosse stato di condizione, un sostituto si sarebbe dovuto trovare rapidamente, ma ciò non è stato.
La mancanza di decisioni e quindi di polso diventa il fattore scatenante di piccoli o grandi problemi all'interno della squadra, evidenziabili da una mancanza di un'ossatura definitiva, dall'assenza di un gioco e di un'identità, qualche mogugno di troppo che inizia a trapelare a Milanello, un mister messo sulla graticola prima dalla società e poi dai tifosi che diventa troppo facilmente bersaglio di attacchi gratuiti sui social network.
Insomma, di fronte al fatto che il progetto Milan di Mister Li stia incontrando qualche difficoltà, la risposta della società, del mister e dei giocatori non è certamente all'altezza.
Non è una sconfitta a decretare il fallimento di un progetto, ma è chiaro che le concorrenti abbiano un passo decisamente differente rispetto al nostro Milan.
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