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Dopo la partita con l'Empoli i canali mediatici rossoneri hanno suonato la stessa melodia: tanti tiri in porta.
Peccato che nel calcio non conti quanto si tiri in porta, anche se la statistica è sempre d'aiuto, ma quanto davvero si è stati pericolosi. In questo caso, la statistica per la squadra allenata da Vincenzo Montella è impietosa.
Infatti, il Milan quest'anno ha tirato in porta meno delle avversarie per l'Europa, ma anche, se non soprattutto, è la squadra che si è resa meno pericolosa tra le prime 12 in classifica. Avete letto bene, il Milan è 12 come indice di pericolosità dei tiri, che tiene conto di quante parate hanno prodotto un calcio d'angolo, che significa che il portiere non ha trattenuto la palla.
La colpa può ricadere solo su Carlos Bacca? Ovviamente no, anche se nell'ultimo periodo il ragazzo fatica a vedere la porta, perché è l'intero reparto che latita.
Il tanto osannato Geri Deulofeu, di fatto, non segna praticamente mai, quasi il degno sostituto, in questo ambito, di Niang più che di Bonaventura, perché il primo faticava a vedere la porta mentre il secondo aveva, pur partendo come centrocampista, una media realizzativa notevole.
Mancano poi, quasi in toto, i gol dei centrocampisti. Infatti, una volta spento Suso, dall'attacco in giù si fatica a segnare, l'unico che emerge è Pasalic, perché Sosa e Mati Fernandez latitano, anche Kucka, non più titolare, non segna e Locatelli oltre al gol con la Juve non si è visto.
Mancano i gol dei terzini, anche in questo caso totalmente, mentre i centrali sono emersi sono nel derby.
Il problema, quindi, va ben oltre il problema punta.