L’ultima di Silvio, di Montella, o di tutti e due? In attesa del closing anche l’allenatore non ha certezze sul futuro

24/02/2017

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Brutto Milan domenica sera, ma i tre punti conquistati contro la Fiorentina, ci tengono attaccati al treno Europa League. In un campionato ormai spezzato in due parti, le prime otto ed il resto, diventa fondamentale non perder punti in qualsiasi occasione.
Dall’ottavo posto in giù ormai si gioca solo per il piacere di tirare un calcio al pallone, senza obiettivi sportivi realmente raggiungibili.
Non siamo ancora alla fine di febbraio, che è praticamente i verdetti della serie A sono quasi ufficiali. Chi sono le tre squadre che retrocederanno nel prossimo torneo cadetto e quella che vincerà lo scudetto sono state designate. In questo torneo noioso, sta cercando di barcamenarsi Montella e la sua ciurma.
Con la Viola non è stata per nulla una partita spettacolare, ma era difficile far di più viste le innumerevoli assenze. Un mister che fregandosene delle critiche ha addirittura impostato una difesa a tre nella seconda parte di gara, quando i toscani erano intenti nel disperato tentativo di pareggiare. Una mossa del genere in passato avrebbe portato all’esonero immediato.
Il paradosso di questa stagione è questo: quando il Milan gioca bene non vince, quando gioca male, porta a casa il risultato. Non è una regola inviolabile, ma è capitato spesso in questa annata. Lo scugnizzo dovrà ringraziare i futuri proprietari cinesi o forse no, perché con Silvio di questo passo sarebbe stato allontanato a fine stagione, anche se c’è chi giura che i nuovi boss potrebbero voler un allenatore figlio delle loro scelte.
Il futuro dipende dalla fine della telenovela intitolata: “Closing”. Sette giorni e si saprà tutto e di più su questa appassionante soap opera, che a confronto la famosa serie Tv Dallas può solo impallidire.
Si comincia a parlare di budget stratosferici e di nomi altisonanti. Ci si dimentica troppo facilmente che il mercato dei calciatori è talmente drogato, che questi fantasmagorici 150 milioni di euro potrebbero esser pochi per competere con le altre grandi su obiettivi comuni.
Certo sempre meglio del cash avuto a disposizione nelle ultime campagne acquisti, ma per il solo Higuain, per esempio, sono stati spesi quasi cento milioni l’estate scorsa.
Altro punto sottolineato, è che per i giocatori con una certa caratura, sarà difficile convincerli a venire senza dar loro il palcoscenico della Champions. Inutile illudere il tifoso con nomi come Aguero o Benzema. Questo non vuol dire che non si possano fare operazioni intelligenti, ma questo dipenderà dalla bravura del DS nello scegliere il materiale.
Indubbiamente c’era bisogno di nuova linfa, quindi ben venga qualcuno che ha voglia di investire nel diavolo. Montella fa quasi tenerezza per come stia cercando di districarsi in questo percorso tortuoso, dove è stato lasciato solo con i suoi ragazzi.
Qualcuno si aspettava la presenza di Silvio allo stadio domenica scorsa, si diceva fosse l’ultima, un saluto da parte di tutti.
Le malelingue dicono che non essendoci votazioni politiche, non c’era bisogno di apparire in pubblico al fianco della sua creatura. Altri sono terrorizzati dal pensiero che magari non fosse l’ultima partita dell’era berlusconiana.
Nel frattempo notiamo che il Gallo prima delle partite non canta più, spazio al prode Maiorino, il più assiduo studioso del fenomeno Vangioni. Nell’86 ci furono gli elicotteri, e nel 2017?
Per ora, visti i problemi nel racimolare i quattrini e le autorizzazioni varie, meglio non illudersi, al massimo si presenteranno con un modellino da collezione CAIC WZ-10 made in China.
Tra il ricordo dolce degli anni di Berlusconi, alla voglia di cambiare. Dall’ansia per un futuro misterioso ed ancora poco comprendibile, alla voglia di dare una nuova sterzata alla storia del club. Non ci rimane che aggrapparci ai NOSTRI colori.
FVCR

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