Sabato con il cuore oltre l’ostacolo! La strada è ancora lunga, ma sembra quella giusta

21/10/2016

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Il rumore dei nemici si fa sentire, adesso tutti ad elogiare il giovin Milan di Vincenzino, quasi dimenticandosi del fango che ci hanno buttato addosso quest’estate. Un giornalismo dilettantistico quello del calcio.
E’ diventato un mondo impazzito, che non ha tempo di riflessione, ma spara sentenze a ripetizione. Questo Milan è voglioso di fare, ma rimane una rosa con poco tasso tecnico, e non saranno queste prime 8 giornate a farci cambiare giudizio. Ma è già bello vedere che ci siamo, che non pascoliamo per il campo come gli ultimi anni.
Non ci sono prime donne o compulsivi del selfie in ogni dove. E’ un Milan più umano e forse per questo più attento alle richieste di un mister preparato, ma allo stesso tempo furbo e scaltro. Se solo avesse avuto due centrocampisti di livello, allora ci si sarebbe divertiti veramente fino in fondo.
Sabato c’è la sfida con la Juve, scontro impari confrontando le due rose. Non abbiamo nulla da perdere è vero, ma il Milan non può ragionare da provinciale, è proprio questo che ha fatto la differenza tra la gestione “sinisiana” e quella “scugnizza”.
E’ un campionato in cui alcune squadre che partivano con i favori del pronostico, sono un po’ in crisi. E’il momento di approfittarne. Non è il caso della Juve, anche se la stessa potrebbe pagare dazio per la trasferta dispendiosa di Lione, dove un immenso Buffon ha salvato il risultato. Un portiere tra i migliori della storia del calcio, ma poco fuoriclasse fuori dal rettangolo di gioco.
Non può essere un esempio di sportività un giocatore che a chiara domanda risponde così sul famoso episodio di Muntari: “Se me ne fossi accorto, non avrei aiutato l’arbitro”. Non avrà mai la nostra stima, ma ce lo ricorderemo per sempre per come è stato spiazzato da Sheva in quel di Manchester, una foto immortalata in ognuno di noi.
Gli Allegri boys non sono in un momento brillantissimo, fisicamente parlando, ma hanno individualità decisive che li tirano fuori nei momenti critici della gara. La nostra forza deve essere il gruppo, solo se giochiamo da squadra possiamo metterli in difficoltà.
Chissà se questa compagine di ragazzini, proprio grazie alla loro spensieratezza, riusciranno a fare l’impresa. Sarebbe una bella consacrazione, una spinta emotiva non indifferente. Piedi per terra però, l’esaltazione rischia di illudere ed ingigantire il reale valore del team.
Bando alle ciance, sabato c’è una gara da vincere. Per il futuro c’è tempo, in attesa di questi famosi cinesi, sempre che esistano, visto che qualcuno non ci crede ancora.
Se ne accorgeranno presto.
FVCR

YouRedBlack



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