Ripartire dalla finale di Roma Altro mister ma stessi interpreti. Ripartire da Roma per fare bene

19/08/2016

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Il Milan 2016/17 deve ripartire dalla finale di Coppa Italia, partita in cui non si è visto un divario di oltre un centinaio di punti in clessifica rimediati in queste stagioni rispetto alla Juve.
Il Milan deve ripartire prima di tutto dalle motivazioni, elemento che oggi rappresenta quasi il 50% dei risultati conseguiti dalle squadre in qualsiasi sport.
Quel Milan era deteminato a non regalare niente agli avversari, a controbattere olpo su colpo e non avere paura.
Il problema è che quel Milan si era già visto, per esempio nel derby vinto da Mihajlovic, ma che spariva contro squadre non di rango, e le motivazioni contro il Verona non erano certamente le stesse della finale di Coppa Italia, con un evidente implicazione nel gioco, nell'impegno, ma non nel risultato.
La motivazione può bastare? Certamente no, ma come non ricordare, in questo inizio di stagione, le prime partite di Mister Inzaghi e i punti macinati contro tutti?

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L'entusiasmo e la motivazione fanno molto, e guarda caso sono stati gli argomenti su cui si è speso maggiormente proprio Mihajlovic nella scorsa stagione, tanto da portare tutti in ritiro perché non vedeva una squadra convinta.
I media si concentravano sui concetti di gruppo, ma era evidente che non fosse la componente principale, il collante della squadra e i risultati, a marzo e aprile, l'hanno dimostrato.
C'è da augurarsi che Mister Montella, oltre che sul gioco, si concentri sulla motivazione dei giocatori, perché la rosa è sostanzialmente invariata e per fare un salto di qualità, magari anche piccolo, è necessario puntare sulle motivazioni e sulla continuità di rendimento.
In fondo mancavano pochi punti per una qualificazione europea, punti persi in un finale di stagione scellerato in cui le colpe non sono state tutte da imputare a Mihajlovic.

 

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